Crispano – La vittima, un imprenditore edile si rifiuta di pagare e denuncia i suoi aguzzini
Vessato dalle richieste estorsive, imprenditore edile denuncia i suoi aguzzini e li fa arrestare. Tre esponenti del clan Moccia, Angelo Pezzullo 43enne frattese capo zona per conto del clan a Frattamaggiore, Corrado Polizzi 28enne e Stefano Celiento 44enne entrambi referenti del clan a Crispano, sono stati tratti in arresto perché agli inizi del mese di dicembre avevano chiesto all’imprenditore di Crispano la somma di duemila euro “per le luminarie” natalizie. A questa richiesta sarebbero sopraggiunte altre, tra cui quella di Natale con aggiunta di tredicesima. La vittima non si è lasciata intimorire ed ha denunciato ai carabinieri, i quali dopo lunghe ed articolate indagini sono riusciti ad assicurare alle maglie della giustizia i tre malviventi.
Un rituale, quello delle estorsioni, purtroppo molto diffuso, meno diffusa invece l’abitudine di denunciare i propri aguzzini anziché piegarsi alle richieste estorsive che altro non fanno che dilaniare l’animo delle vittime costrette a pagare a vita una quota che spesso non riescono nemmeno a guadagnare con la propria attività. In tutta l’area nord di Napoli, buona parte di commercianti ed imprenditori per poter “stare tranquilli” paga il pizzo. Temendo per l’incolumità dei propri cari e per la propria, molti preferiscono pagare. I pagamenti possono essere mensili o saltuari, cifre che vanno dalle poche centinaia di euro sino a raggiungere somme elevate. Molti non riescono a sostenere il ritmo ed invece di denunciare preferiscono chiudere bottega. Questa sembra essere l’unica alternativa possibile alle vittime, chiudere la propria attività e piegarsi alla volontà della camorra.
A seguito della denuncia l’attività investigativa è stata condotta dai carabinieri della stazione di Crispano, dai carabinieri della stazione di Frattamaggiore coadiuvati dai militari dell’Arma del Nucleo Operativo della compagnia di Casoria agli ordini del tenente Guglielmo Palazzetti e del maggiore Gianluca Migliozzi. I tre sono stati tratti in arresto, e dopo essere stati riconosciuti dalla vittima sono stati tradotti presso la casa circondariale di Poggioreale.
Giovanna Scarano