L’Associazione “La Villa del Sorriso”, chiede un tavolo di confronto con il primo cittadino Fuschino. Preannuncia battaglia e si dice totalmente contraria alla privatizzazione della villa Comunale.
Arzano – Continua la querelle tra la giunta Fuschino e i cittadini di Arzano dopo la decisione di privatizzare la gestione della villa comunale. L’associazione “La Villa del Sorriso”, da anni impegnata per la tutela del parco pubblico, ha manifestato con una lettera indirizzata al sindaco il totale dissenso per una scelta, che giudica errata, compiuta dalla politica locale. Pubblichiamo di seguito la missiva indirizzata al sindaco di Arzano protocollata il giorno 15 marzo con n.5206.
Oggetto: privatizzazione villa comunale Arzano, richiesta tavolo di discussione.
PREMESSO CHE
l’associazione presente all’interno della villa comunale denominata “La Villa del Sorriso”:
-non ha scopo di lucro; ha come finalità principale la tutela civica, morale, sociale, culturale ed ambientale della villa comunale di Arzano; si prefigge di migliorare le condizioni del parco pubblico in tema di sicurezza, verde pubblico, strutture, impianti;-si prefigge di promuovere, all’interno della villa, progetti per un miglioramento del tempo libero dei suoi utenti; -si propone, secondo lo statuto, di essere un interlocutore attento e scrupoloso volto alla formulazione di idee, suggerimenti nonché confronti istituzionali, con il comune ed altri enti pubblici, in ordine alla gestione e amministrazione pubblica del parco;-si propone, secondo statuto, come interlocutore nei confronti degli organi elettivi e dirigenziali del Comune di Arzano, con quelli sanitari e con altri enti pubblici;
CONSIDERATO CHE:
-con deliberazione di Giunta comunale n. 41 del 8/06/2012 veniva approvato un atto di indirizzo per l’esternalizzazione della gestione e manutenzione della villa comunale con affidamento per anni tre; -con deliberazione di Giunta comunale n. 110 del 31/12/2012 veniva rettificata la delibera di Giunta comunale n. 41 del 8/06/2012 prevedendo un affidamento della gestione della villa per anni sei;
TENUTO CONTO CHE
il soggetto affidatario:
dovrà proporre in offerta e poi realizzare una struttura da adibire ad attività commerciale; dovrà provvedere alla sola manutenzione ordinaria dell’intera area a verde assegnata, alla sola pulizia dell’intera area della villa comunale e dei servizi igienici esistenti;
non dovrà effettuare:
la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione e il recupero edilizio dell’intera struttura; la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, il recupero e la conservazione degli impianti elettrici o d’illuminazione dell’intera struttura; la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria e il recupero della vasca d’acqua posizionata all’ingresso della villa comunale; la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione e il recupero della struttura adibita a servizi igienici; la potatura degli alberi di alto fusto; il recupero o l’eventuale sostituzione dei giochi deteriorati o distrutti; la disinfestazione e disinfezione dell’intera struttura;
al soggetto affidatario è riconosciuta:
la facoltà di esercitare l’attività per la somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, ristorante) presso un chiosco a struttura rimovibile da installare all’interno della villa comunale, la struttura potrà funzionare anche come struttura ricettiva per finalità cerimoniali (battesimo, prime comunioni, matrimoni);
la facoltà di organizzare eventi pubblici come spettacoli e/o iniziative culturali (concerti, proiezione film e/o iniziative teatrali);
TENUTO CONTO CHE:
le richieste di utilizzo della villa comunale da parte di privati, cittadini o associazioni, saranno soggette all’approvazione del concessionario (soggetto affidatario);
il Comune nonostante la privatizzazione dovrà affrontare le spese più cospicue;
l’affidamento ai privati non porterà nessun vantaggio, anzi saranno limitate le libertà degli utenti frequentatori;
PER QUESTO SI CHIEDE
un tavolo di discussione con il sindaco di Arzano, un confronto PER MANIFESTARE PARERE CONTRARIO alla privatizzazione della villa comunale e all’affidamento di un bene collettivo a soggetti privati.
Redazione