Il consigliere comunale rinuncia al gettone di presenza e a qualsiasi altro indennizzo. Un esempio che in un momento di crisi profonda come questo dovrebbe essere seguito da tutta l’amministrazione.
Arzano – In una nota inviata al presidente del Consiglio comunale, al Segretario generale, al sindaco, ai Consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, il Consigliere Ivo Liguori rinuncia al gettone di presenza e ad ogni altra indennità prevista per legge: dal 19 marzo 2013 fino al termine del proprio mandato (anno 2015). Un gesto nobile in una società egoista.
La crisi economica ha colpito la penisola italiana, ciò ha comportato l’imposizione di gravissimi sacrifici a carico delle famiglie, in particolare a carico di quella fascia di popolazione a reddito basso che è la più colpita dalle tassazioni nazionali e locali.
“In un momento cosi difficile -spiega Liguori- ritengo sia indispensabile testimoniare il ruolo morale assunto a rappresentante dei cittadini anche con questo piccolo gesto simbolico. La carica che ricopro mi spinge quotidianamente a dedicare gran parte del mio tempo al bene collettivo.
Sono consapevole che il modesto importo possa far poco per le casse comunali ma sono convinto che ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità ed eseguire buone azioni. Il Consigliere comunale rappresenta il cittadino, rappresenta il popolo e deve essere da esempio per tutti; deve dimostrare di impegnarsi come amministratore con quel senso di servizio volontario”.
Guarda al sociale, un consigliere di tutti: “la somma resterà nel bilancio comunale e servirà per incrementare i servizi alle
persone meno abbienti”. In un momento così grave e in cui l’etica nella vita pubblica e politica diventano di fondamentale importanza, i Consiglieri comunali, il sindaco, gli assessori potrebbero testimoniare con il proprio esempio la volontà di perseguire un impegno quotidiano, inteso come servizio di volontariato rivolto al bene comune.
L’attuale congiuntura economico-finanziaria suggerisce di limitare al minimo le spese a carico dei bilanci pubblici. Il Consiglio comunale di Arzano potrebbe intraprende questo rilevante percorso virtuoso, al fianco di tutti i cittadini e le cittadine che stanno affrontando considerevoli sacrifici.
La somma tra gettoni di presenza, in consiglio comunale e nelle commissioni consiliari, e le indennità di funzione di sindaco,
assessori e presidente del Consiglio, in un anno superano i 150.000 mila euro che potrebbero essere destinati in un apposito capitolo di spesa tale da incrementare la somma concessa ai neonati, alle famiglie, o a progetti di infrastrutture e servizi come l’ asilo nido.
Nessun medico prescrive “la cura istituzionale”. Accettare la nomina ad assessore, candidarsi alla carica di consigliere comunale, candidarsi alla carica di sindaco, dovrebbe essere a costo zero.
Cesare Bizzarro
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