Grumo Nevano – Tra qualche settimana i cittadini grumesi si ritroveranno alle urne per scegliere ancora una volta chi sarà il sindaco che traghetterà il paese verso altre sponde. La campagna elettorale ormai è in pieno fermento. Incontri nascosti, tutti sembrano essere dei “carbonari” con riunioni notturne le cui decisioni sono sulla bocca di tutti dopo qualche ora. Un rituale visto e rivisto, stesse facce stessa gente. Ed è nei mesi che precedono le elezioni, ed in quelli che li seguono; che si assiste ad un proliferare incontrollato di associazioni e movimenti mossi dal patriottismo ed intenzionati ad agire solo per il bene del paese. Ma facendo un’attenta osservazione mi sono resa conto che dopo poco tutto scompare. Invece a non scomparire sono i colletti bianchi della politica.
Anche in queste tornata elettorale c’è chi non vergognandosi del proprio pietoso e scellerato passato politico, ha deciso di scendere in campo per abbindolare con false promesse e con qualche contante, i cittadini grumesi. Colletti bianchi, burattini maneggiati da “mangiafuoco” che al momento opportuno non fa altro che “bruciarli vivi”. Ebbene questo è diventato lo scenario politico della cittadina alle porte di Napoli. Un teatrino dove ad esibirsi sono solo delle marionette, semplici teste di legno, manovrate da MANGIAFUOCO. Mentre da un lato si delinea questo scenario apocalittico, dall’altro c’è chi crede e spera in una rinascita del paese, decidendo così di scendere in campo e cercare di poter fare qualcosa di buono.
Giovanna Scarano