Una meticolosa attività investigativa condotta dagli agenti di polizia si è conclusa con l’arresto di una coppia che nascondeva un arsenale. Accertamenti balistici in corso per verificare congruenze con gli ultimi fatti di sangue.
Napoli – Nascondeva arsenale per conto dei clan. Donna incensurata tratta in arresto. Gli agenti del commissariato San Carlo Arena hanno la notte scorsa hanno tratto in arresto Vincenza Brando, 25 anni incensurata, e Vincenzo Otrowski, 41 anni pregiudicato, responsabili di detenzione illegale di armi da guerra, comuni da sparo e clandestine nonché di munizionamento di armi comuni e da guerra. A seguito degli ultimi fatti di sangue avvenuti nel rione Sanità, come l’agguato mortale contro Francesco Bara avvenuto il 30 dicembre dello scorso anno e il ferimento di Ciro Orlando e di un 17enne che si trovava in sua compagnia, avvenuto il 7 marzo scorso, gli agenti avevano avviato una costante attività investigativa. Dalle indagini è emerso che le armi utilizzate per compere le spedizioni erano detenute da una donna del quartiere non nota alle forze dell’ordine la quale, nelle ore notturne, provvedeva a trasportarle presso la sua abitazione dopo averle prelevate da un’abitazione in uso a soggetti affiliati ad uno dei gruppi criminali in lotta nella zona per l’egemonia del Rione. Così gli agenti si sono appostati in via Sanità ed hanno scoperto che dall’abitazione di Vincenzo Otrowski in brevissimo tempo è entrata ed uscita Vincenzo Brando. I poliziotti sono quindi entrati in azione ed hanno bloccato la donna, nella cui borsa hanno rinvenuto 47 cartucce calibro 9X21 e calibro 9. Una prima perquisizione nell’appartamento do Otrowski ha dato esito negativo, mentre una seconda perquisizione a casa della donna, a Salita Principe, ha consentito alla polizia di ritrovare un vero e proprio arsenale: una mitraglietta Mini UZI calibro 9 mm., completa di caricatore con 21 cartucce; una pistola calibro 9X19 completa di caricatore con 3 cartucce stesso calibro; una pistola di fabbricazione belga con caricatore ma priva di cartucce e senza matricola; una pistola Beretta calibro 9 mm completa di caricatore con 2 cartucce; una pistola priva di marca e matricola calibro 38 completa di caricatore con 3 cartucce; e 20 cartucce calibro 9X21. A seguito dell’arresto gli agenti hanno posto sotto sequestro tutte le armi sulle quali saranno effettuati accertamenti balistici allo scopo di stabilire se siano state utilizzate in occasione di fatti di sangue.
Giovanna Scarano
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