Dallo scorso Marzo con un accordo firmato dai vari sindacati tutti i lavoratori sono tornati a far parte di Fiat Group Automobiles divisi nelle aree A, B e C. Da quel momento silenzio assoluto mentre la Cassa Integrazione consuma gli operai. I lavoratori non ci stanno e chiedono un tavolo di confronto.
Una situazione intollerabile spiega Gerardo Giannone, operaio della Fiat di Pomigliano che si fa loro portavoce. “Chiediamo ai sindacati maggiore tutela – spiega Giannone – ma in particolare chiediamo un tavolo di confronto con azienda, sindacati e politica affinché possano illustrarci l’attuale situazione aziendale e metterci al corrente di quanto sta accadendo e che futuro spetterà a noi e alle nostre famiglie”. Tanti i lavoratori presenti stamane, non solo quelli di Pomigliano, ma anche quelli dello stabilimento di Nola, per i quali diversamente dai colleghi di Pomigliano, la situazione sembra essere ancora più critica. Un dialogo, questo è tutto quello che chiedono ai sindacati, coloro che dovrebbero tutelare il lavoratore e mediare con l’azienda facendo solo ed esclusivamente il benessere della classe operaia. I lavoratori dunque attendono un segnale forte dai sindacati nei prossimi giorni senza il quale si vedranno costretti ad intraprendere altre strade per manifestare il loro dissenso.
Giovanna Scarano