Zoomafia e randagismo esperti a confronto

Proseguono gli incontri tra cittadini e l’Associazione Agorà. Questa volta a tenere banco una problematica sentita da molti, ma che pochi hanno il coraggio di affrontare.

Sant’Antimo – Una serata insolita, con un tema importante ma purtroppo non da tutti ritenuto importante. Fortunatamente non è così per l’associazione Agorà di Sant’Antimo, guidata dal presidente Giuseppe Italia; grazie alla quale è stato possibile far emergere una delle tante piaghe della società: randagismo e zoomafia. Due relatori d’eccezione hanno illustrato le problematiche, Mena D’Agostino volontaria che da anni si occupa delle adozioni dei cani ospiti presso il rifugio SPES, e Federico Ciro Troiano, criminologo, nonché fondatore dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV. Ad aprire le danze è stato proprio Ciro Troiano, che partendo dalla bufala, in quanto animale; ha fatto un excursus su come le mafie ancora oggi lucrano sul commercio degli allevamenti finalizzati poi alla produzione di prodotti caseari, tipo la mozzarella. Sembra quasi assurdo, molti sono i maltrattamenti che la criminalità organizzata compie  verso gli animali. Le corse clandestine di cavalli, i combattimenti tra cani, la detenzione illecita di animali esotici, sono solo alcuni degli aspetti più macabri e feroci che l’uomo compie verso anime innocenti. Federico Ciro Troiano da anni lotta affinchè questi episodi non si verifichino più, lavorando non solo al fianco delle forze dell’ordine  con lo scopo di contrastare tali fenomeni, ma sensibilizzando i ragazzi con corsi nelle scuole. Altra tematica evidenziata da Ciro Troiano è stata quella della vendita di cuccioli. L’esponente della LAV ha ribadito la provenienza dei piccoli, che purtroppo vengono sottratti troppo precocemente alle mamme, che non sono altro che trattate come fattrici detenute in luridi spazi e utilizzate solo per la riproduzione. Una vita fatta di maltrattamenti e dolori, che termina verso il quarto anno d’età quando l’aguzzino avendola spremuta come un limone decide di sopprimerla.  Il traffico illecito dei cuccioli proveniente quasi sempre dall’est Europa, non  è altro che la condanna sia per i piccoli che viaggiano in condizioni a dir poco disumane; ma anche la condanna per tantissimi cani che nascono e muoiono nei canili in Italia. Questa tematica invece è stata affrontata dalla volontaria Mena D’Agostino, anche lei da anni impegnata nel mondo del volontariato animalista. “I rifugi sono strapieni di cani, tutti in attesa di essere adottati”ha raccontato Mena D’Agostino. Negli anni tanto è stato fatto, ma è ancora troppo poco. La strada è lunga e tortuosa, ma si potrà tirare un sospiro di sollievo solo quando si sarà abbattuto l’egoismo e per l’antropocentrismo che risiedono nell’io dell’essere umano.

                                                             Giovanna Scarano

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.