Squadra mobile di Caserta e commissariato di Castelvolturno non danno tregua ai clan della zona. A finire con i ferri ai polsi è Assunta Abbate, già arrestata nel Marzo del 2009 nell’operazione Matriarca.
Castelvolturno – L’incessante attività della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore Alessandro Tocco, finalizzata al contrasto delle organizzazioni criminali attive nella provincia di Caserta, ha condotto all’arresto negli ultimi giorni, tre persone a vario titolo resesi responsabili di reati inerenti il traffico di stupefacenti. Lo scorso 30 Aprile la squadra mobile ed il commissariato di Castel Volturno, diretto dal vice questore Davide Della Cioppa, a seguito di pazienti ricerche ed attività di pedinamento, hanno tratto in arresto Assunta Abbate 36enne residente a Castel Volturno, destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli dovendo espiare una condanna di 9 anni, 10 mesi e 10 giorni di reclusione, per concorso in associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal fine di agevolare il clan camorristico “dei Casalesi”. La donna già nel marzo del 2009 era stata arrestata, nel corso dell’operazione “Matriarca”. In quell’occasione le forze dell’ordine scoprirono una vasta organizzazione dedita al traffico di stupefacenti, del tipo hashish e cocaina tra il litorale domitio e la provincia di Napoli e che aveva svelato l’esistenza di un patto tra esponenti del clan “dei Casalesi”, dei “Di Lauro” di Napoli-Secondigliano e dei “Cacciapuoti – Ferrara” di Villaricca per la gestione del traffico di stupefacenti sul litorale domitio della provincia di Caserta. Nelle stesse ore in cui veniva arrestata Assunta Abbate, gli uomini della squadra mobile hanno tratto in arresto Francesco Feola anch’egli colpito da un ordine di carcerazione dovendo espiare una condanna 3 anni, 7 mesi e 11 giorni di reclusione per concorso in detenzione e cessione continuata di sostanze stupefacenti. L’uomo era stato arrestato nel febbraio 2009, a seguito di articolate indagini condotte dalla D.D.A. di Napoli che avevano svelato l’esistenza di un gruppo, di cui Feola, nonostante fosse sorvegliato speciale con precedenti per armi, estorsione, associazione a delinquere di stampo mafioso, era il promotore e l’organizzatore. Un’attività che era riuscito a mettere in piedi avvalendosi di persone apparentemente insospettabili, tra le quali due donne, una studentessa universitaria ed un’impiegata, per il procacciamento il trasporto e la vendita al dettaglio dello stupefacente, acquistato sulle piazze napoletane di“Secondigliano-Scampia”. Infine nella serata del primo maggio, nel contesto delle continue attività svolte dalla squadra mobile al fine di contrastare le organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti nel comprensorio di Maddaloni , Cervino San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico, i poliziotti della Sezione Antidroga a San Felice a Cancello, frazione San Marco in Trotti, via San Marco, hanno arrestato in flagranza di reato, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, Giovanni Esposito, in quanto è stato sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina, pari a 26 grammi, ad un acquirente.
Francesca Del Prete
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