Caivano – Dopo i sequestri dei giorni scorsi di cappelle votive fatte costruire da boss locali all’indomani di scampati agguati continuano senza sosta i controlli dei Carabinieri della locale tenenza insieme con i colleghi dell’aliquota operativa di Casoria all’interno del Parco verde di Caivano. A finire sotto sequestro questa volta è un locale di uso comune, nel quale sono stati trovati numerosi scarti per il confezionamento della droga. L’operazione eseguita questa mattina ha portato anche all’arresto di due persone. Russo Emilio, 47 anni, volto già noto alle forze dell’ordine è finito in manette perche trovato in possesso, a seguito di perquisizione domiciliare, di 2 grammi di cocaina, 3 grammi di cobret, materiale per il confezionamento dello stupefacente e 1.140 euro in denaro contante, ritenuti provento d’illecita attività. Durante l’operazione è stato rimosso e sequestrato un sofisticato impianto di video sorveglianza che l’uomo aveva, abusivamente, installato all’esterno dell’abitazione per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine. Il secondo arresto invece è scattato per il 43enne Benedetto Sgambati; sorvegliato speciale, ritenuto elemento di spicco del clan camorristico “ferraiuolo” operante a Caivano. Lo Sgambati è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso il 30 aprile dal tribunale di Napoli, dovendo scontare la pena di un anno, 8 mesi e 3 giorni di reclusione per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il Parco Verde sotto assedio continuo delle forze dell’ordine sta diventando sempre meno sicuro per i clan della zona che di giorno in giorno vengono colpiti nella loro attività più redditizia; il traffico di stupefacenti. La speranza dei residenti dunque non muore e numerosi sperano in una trasformazione di tutta la zona in un vero “Parco Verde”.
Francesca Del prete