Violenza sulle donne. Due vittime in poche ore

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Violenza sulle donne. Due vittime in poche ore

Stalking e maltrattamenti, due donne napoletane vittime degli uomini che hanno amato. Minacce di morte, pedinamenti e aggressioni fisiche. Uno scenario devastante per il corpo e l’anima

stalkingNapoli – Ormai sembra essere diventata un’epidemia, la violenza sulle donne non ha confini. In poche ore a meno di venti chilometri di distanza, due donne hanno subito violenza nel napoletano. A Fuorigrotta, una giovane 23enne è stata seguita dall’ex compagno di 31 anni, con il quale aveva avuto una bambina. I due si sono lasciati da circa un anno, e lui da quel momento ha cominciato a renderle la vita un inferno. Il 31enne N.G.,  nell’ultimo anno ha sempre assunto una condotta violenta nei confronti della ex compagna, ragion per cui non solo ha perso la patria potestà, ma è stato anche arrestato nonché indagato per il reato di stalking e sottoposto alla misura cautelare di divieto di avvicinamento alla ex compagna. Incurante della misura a cui era sottoposto, nel tardo pomeriggio di ieri, non ha esitato a seguire la sua ex sino al luogo di lavoro ubicato nei pressi del Commissariato di Polizia S. Paolo, ove un ispettore ha notato ciò che stava accadendo ed è intervenuto per sedare gli animi. L’Ispettore ha notato chiaramente un’animata discussione tra una donna e due uomini, uno dei quali, dopo aver raccolto da terra una bottiglia di vetro non ha esitato a brandirla minacciando i due. A tal punto, altri due agenti del commissariato di polizia, udito le urla, sono intervenuti bloccando il 31enne. I poliziotti hanno accertato che N.G., a bordo di uno scooter, stava seguendo già da un po’ la sua ex ,che era in compagnia dell’attuale compagno. I due, infatti, giunti all’altezza di Viale Augusto, dopo averlo perso di vista, pensavano che l’uomo avesse desistito nel suo intento, ma quest’ultimo invece, li ha sorpresi alle spalle tentando d’investirli. Negli ultimi due giorni l’uomo infatti, aveva già seguito la donna tentando sempre d’investirla. Avendo violato le prescrizioni della misura alla quale era sottoposto ed in considerazione dei suoi comportamenti violenti, è stato arrestato dai poliziotti e condotto in carcere. A pochi chilometri un’altra donna è stata vittima delle angherie e violenze da parte del compagno. Ad intervenire i carabinieri dell’aliquota operativa  di Torre del Greco, che hanno tratto in arresto un 55enne  di Portici. L’uomo, già separato e volto noto alle forze dell’ordine, è stato notato su via Litoranea presso un distributore di carburante; mentre, al culmine dell’ennesima lite familiare per futili motivi e sotto l’effetto di alcool, ingiuriava e picchiava a calci e pugni la convivente 46enne.  A quel punto probabilmente dei passanti hanno allertato i carabinieri che giunti sul posto hanno cercato di bloccare l’uomo. A sua volta il 55enne alla vista dei carabinieri è fuggito, ed è stato acciuffato dopo un breve inseguimento a piedi e dopo una colluttazione. L’uomo accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale è stato tratto in arresto ed è in attesa di essere giudicato mediante rito direttissimo, mentre la donna soccorsa è stata medicata dal  personale del 118 escoriazioni alla tempia destra, al ginocchio destro, ematomi alla spalla sinistra, alla regione sottoscapolare destra, per escoriazioni all’avambraccio destro e un’ ematoma al braccio sinistro. Due fatti comuni a tanti altri che quotidianamente avvengono non solo in Campania, ma in tutta Italia. La donna, non più “angelo del focolare” da rispettare e difendere; ma è vista oggi come un oggetto da violentare e trucidare solo per dar sfogo alla propria rabbia ed alle proprie frustrazioni. Frustrazioni che fanno parte solo di uomini retrogradi e privi di cultura. Questo è il male di vivere, il delirio di onnipotenza che pervade chi ha in se il senso dell’antropocentrismo e del maschilismo.

Giovanna Scarano

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