Caserta – Aveva venduto un neonato per 25 mila euro, Andrea Cozzolino, ginecologo salernitano è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Caserta della sezione reati contro i minori, che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura dalla Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. I fatti risalgono al 2011, quando Cozzolino lavorava come medico ginecologo sia presso la clinica Sant’Anna di Caserta, sia presso la clinica Santa Lucia di San Giuseppe Vesuviano. Ed è proprio presso la struttura sanitaria di Caserta che una giovane donna, non ancora 18enne, si era recata poiché aveva saputo che il dottore praticava interruzioni di gravidanza oltre i termine previsto dalla legge. L’amara sorpresa è stata la cifra che avrebbe dovuto sborsare al ginecologo. Infatti il medico le aveva chiesto la somma di sei mila euro. Poiché la giovane non poteva permettersi il pagamento di tale cifra, il medico le aveva consigliato di portare a termine la gravidanza e di vendere poi il neonato. Il dottore Cozzolino aveva convinto la ragazza a partorire presso la clinica di San Giuseppe vesuviano, e che l’avrebbe poi aiutata a disfarsi del nascituro evitando così il riconoscimento. Il ginecologo nel contempo aveva già trovato una coppia di futuri genitori che avrebbero potuto comprare il bambino al costo di 25 mila euro, Carmela Giordano e Elio Miranda entrambi della provincia di Salerno. Giunti al momento del parto, la giovane mamma è stata ricoverata nella clinica alle falde del Vesuvio accudita dalla mamma adottiva, ricoverate entrambe nella stessa stanza. Dopo il parto la minore ha lasciato il neonato alla signora Giordano rispettando gli accordi. Il ginecologo aveva promesso alla coppia di aspiranti genitori il proprio interessamento anche per procurare loro la certificazione anagrafica attestante la falsa maternità della signora Giordano. Tutto ciò però non è stato possibile poiché a seguito della nascita del bambino avvenuta nell’ottobre del 2011, la direzione sanitaria della clinica Santa Lucia, estranea all’illecito accordo; aveva trasmesso al comune di residenza della madre naturale del bambino i dati relativi alla nascita. Il tutto prima che il dottore Cozzolino potesse falsificare la documentazione. Difatti dopo qualche mese dal parto, la madre naturale del bambino, aveva notato che il piccolo risultata inserito nello stato di famiglia dei propri genitori con i quali lei stessa viveva. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha dato l’avvio alle indagini. La giovane allora ha deciso di rivolgersi al centro antiviolenza E.V.A., che si occupa della prevenzione alla violenza in genere; che l’ha assistita dal punto di vista legale ed ha provveduto a togliere il bambino alla coppia e ad affidarlo ad una casa famiglia, occupandosi così di denunciare l’intera vicenda. A seguito delle indagini il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha disposto nei confronti del medico la custodia cautelare in carcere. Mentre la coppia acquirente è stata sottoposta all’obbligo di presentarsi alla polizia per essersi resi responsabili de reati di corruzione e di violazione della legge in materia di adozione ed affidamento di minori. Anche nei confronti della madre naturale sono state fatte indagini sempre in merito ai reati di corruzione e di violazione della legge in materia di adozione ed affidamento di minori, ma la Procura non ha ritenuto emettere nessuna misura cautelare.
Giovanna Scarano
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