A Boscoreale un 27enne ha minacciato più volte l’ex moglie. Gli atti persecutori erano rivolti anche contro i familiari della donna. Vittima della separazione anche la figlia di 11 anni, costretta a subire le violenze psicologiche del padre. L’uomo è stato arrestato.
Boscoreale – In quattro mesi non solo ha perseguitato e torturato la ex moglie e la figlia di soli 11 anni, ma ha anche minacciato e aggredito i familiari della donna. A finire con i ferri ai polsi è stato G. R. 27enne del posto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 31 maggio per atti persecutori dal giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata. Tra il 20 Gennaio ed il 25 Maggio, l’uomo ripetutamente si è mostrato violento non solo con la donna ma anche con il padre ed il cognato della ex moglie. Atti persecutori, minacce e pedinamenti, questi erano i comportamenti messi in atto che sono del tutto riconducibili al reato di stalking. Nel dei quattro mesi, secondo quanto rilevato dai carabinieri che hanno condotto le indagini; l’uomo stazionava per lunghi periodi davanti alla casa della donna, ha danneggiato l’auto della ex moglie con un palo d’acciaio, ha più volte indotto la figlia a parlare con la madre per riferirle che aveva timore di essere chiusa in collegio se non tornava con “papà”. In diverse occasioni, a Pompei, Scafati e Boscoreale; ha colpito a schiaffi e pugni la ex, ha picchiato il cognato e il suocero; ha indotto la figlia a scendere da casa sotto la pioggia e in pigiama, sebbene in precarie condizioni di salute; ha minacciato la ex di sottrarle la figlia se non gli avesse corrisposto denaro; ha minacciato di morte la ex moglie ed infine ha minacciato di far saltare in aria le auto della famiglia della ex moglie parcheggiate in un cortile. In soli quattro mesi ha messo in atto un comportamento violento e persecutorio tale da generare nella donna e nella bambina un forte stato di agitazione psichica. Accertato quanto fatto, dopo aver espletato le formalità di rito, il 27enne e’ stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale.
Giovanna Scarano
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