Mettendo in pratica il consiglio che Papa Francesco ha rivolto ai sacerdoti, i parroci dei comuni di Giugliano, Licola e Lago Patria, hanno “sporcato le loro vesti”. Dai leggii delle parrocchie hanno letto una missiva incitando ad amare non solo il prossimo ma tutto il creato. Clicca per leggera la lettera.
Giugliano – Una missiva lunga due pagine, densa di significato, è stata letta la scorsa domenica nelle parrocchie del giuglianese. Non un attacco frontale alla camorra, così come in principio si era creduto; bensì un invito ai cittadini ad essere rispettosi del creato e dell’ambiente che li circonda, evitando e denigrando ogni atteggiamento delittuoso e illegale che possa danneggiare il prossimo e tutto il creato.
Un gesto, quello della chiesa; che lancia ancora una volta un’ancora di salvezza ai cittadini tutti, affinchè le opere del Signore possano non solo ritornare agli antichi splendori, ma essere tramandate nel tempo come baluardi per le future generazioni.
Giovanna Scarano
Il testo dell lettera diffusa:
Lettera a te . . .
. . . custode della terra di Giugliano !
Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli
che vadano in Galilea: là mi vedranno
(cfr. Mt 28 , 7)
Oggi come comunità ecclesiale vogliamo fare nostro l’invito di Gesù e, come suoi discepoli, vogliamo ritornare in Galilea per ridestare orgoglio e fierezza, desiderio e rinascita per una speranza nuova, una carità accogliente ed una fede genuina.
“Ritornare in Galilea” vorrà dire a tutti noi il ritorno ad una forma autentica di testimonianza che nasce dall’incontro con il Cristo Risorto nella nostra terra di Giugliano. Lo incontreremo certamente se tutti ci sforzeremo di ritrovare e rendere ragione della speranza che è in noi (Pt 3,15).
“Ritornare in Galilea” dirà a ciascuno il desiderio di costruire una Città fondata sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente, nella consapevolezza di condividere un territorio vivibile, accogliente e produttivo, per un futuro aperto alla speranza.
La crisi che stiamo attraversando rischia di diventare crisi di civiltà, se i legami con le generazioni che ci hanno preceduti, non creano ponti con le nuove generazioni; questa, o viene intesa in senso innovativo o si rischia di dare l’ultima foto di una civiltà destinata ad estinguersi.
Rinnovarci nella fede con entusiasmo coraggioso, ricco di speranze nuove, dove la ricerca del vero, del bene e del bello non è più verbale espressione, ma tensione verso un nuovo modo di vivere la nostra terra.
La verità ci farà liberi, la bontà darà ragione delle nostre buone tradizioni e la bellezza ci renderà fieri e consapevoli che siamo sul giusto sentiero per aprire la nostra vita ad un nuovo stile di vita.
Cercare, trovare e realizzare strategie innovative ci renderà un popolo unito nella ricerca del bene comune, spezzando ogni forma di connivenza con realtà che impediscono la nostra crescita per un dignitoso vivere civile.
Attraverso la cooperazione, collaborazione e coabitazione delle diverse culture vivremo un prossimo avvenire fatto di incontro e di integrazione, dove il nuovo non è da escludere ma da valorizzare nel sano rispetto delle differenti tradizioni.
L’aria, l’acqua, la terra e il fuoco, elementi naturali che sin dall’inizio hanno caratterizzato la speculazione filosofica occidentale, nel nostro territorio, per malavitosa connivenza, sono diventati nemici dell’uomo.
Il mare, il lago e la bella pianura, cuore della “Campania Felix”, sono LA NOSTRA TERRA, e non di altri!!! La sua difesa, la sua qualificazione ed il suo modo di vivere ci ricordino il desiderio di Scipione l’Africano che volle concludere i suoi giorni nella nostra calma, laboriosa, fertile e fiera terra di Giugliano.
Siano questi i nostri desideri, dove il fiorire dei gigli non suscita più la curiosità dei romani, ma il rifiorire di nuove energie che portano dignità e benessere. È questa vivibilità l’obiettivo che, con tenacia e passione, insieme, dalle colonne di Melito alla costa tirrenica, vogliamo raggiungere senza compromessi e tentennamenti.
A Cristo, Signore del tempo e della storia, affidiamo questi e tanti altri desideri di bene che ogni cittadino giuglianese porta nel cuore e, forti della materna protezione di Maria, andremo avanti con la stessa fierezza del nostro martire Giuliano.
I vostri sacerdoti
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