Durante un servizio di controllo alla circolazione stradale predisposto in via Emanuele Gianturco i militari dell’arma hanno imposto l’alt a un furgone Fiat Doblò, guidato dall’uomo, accertando che lo stesso aveva violato 2 articoli del Codice della strada.
Quando il 39enne è stato informato che si stava per procedere con l’irrogazione di una sanzione amministrativa per guida senza cintura di sicurezza e omessa esposizione del contrassegno assicurativo, l’uomo ha pensato di evitare la contestazione offrendo ai militari la somma di 20 euro per “rabbonirli”. La banconota da 20 euro è stata sequestrata.
L’uomo è stato quindi tratto in arresto per istigazione alla corruzione e attualmente si trova in attesa di rito direttissimo.
La “pensata furba”, ma che da luogo a esiti carcerari, di evitare contravvenzioni offrendo soldi alle forze dell’ordine durante controlli su strada sta diventando sempre più ricorrente: dall’inizio dell’anno a oggi i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno proceduto a ben 35 arresti per istigazione alla corruzione (19 a napoli e 16 in provincia).
Le offerte di denaro, piccole somme – da 20 a 50 euro – in tutti i casi sono state avanzate per evitare la contestazione di violazioni al codice della strada che prevedono la decurtazione di punti dalla patente, il fermo o sequestro amministrativo e il ritiro di documenti, per guida senza cintura, per circolazione senza assicurazione o con mezzi non sottoposti alla prevista revisione periodica.
La maggior parte degli istigatori è risultata di nazionalità straniera con una percentuale di 30 su 35.
Redazione