Sant’Antimo, Agorà incontra Libera e chiede di diventare presidio di legalità.

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Sant’Antimo, Agorà incontra Libera e chiede di diventare presidio di legalità.

agoraSant’Antimo – Dopo la pausa estiva l’associazione “Agorà – Lavoro, Partecipazione e Libertà“ riparte alla grande.

Ieri sera, difatti, presso la propria sezione i  ragazzi di Agorà  hanno ospitato Antonio D’Amore, referente dell’associazione ” Libera- Nomi, Associazioni e Numeri contro la Mafia”,  con cui si è avuto un interessantissimo confronto sul tema  assai attuale della legalità.

Nei giorni scorsi, attraverso indagini mirate, si è avuto ancora una volta  la conferma dei forti legami tra inquinamento ambientale e camorra. E nella serata di ieri si è partiti da ciò per arrivare a riflettere su quelle che sono le cause che hanno portato a tale degrado e soprattutto su quelli che possono essere i mezzi per combattere le organizzazioni criminali.

È ormai fortissima l’infiltrazione criminale nella società e nelle istituzioni, e troppe persone tacciono in merito. La paura, l’omertà, regnano sovrane (a tal riguardo D’Amore ha paragonato la paura ai freni di una macchina, basta saperli usare bene per arrivare dove vogliamo, senza nemmeno esporsi troppo).

A dare inizio al dibattitto è stato come sempre il dott. Giuseppe Italia, che dopo aver fatto gli onori di casa ha subito introdotto l’argomento definendo la camorra come una montagna di rifiuti, per poi lasciare la parola a D’Amore.

“Il primo testo antimafia è la nostra costituzione italiana; se fosse rispettata a dovere ci sarebbe più giustizia e più rispetto per la dignità umana”: questo il punto chiave che ha portato poi ad una serie di riflessioni e considerazioni dei presenti in sala.

Antonio D’amore ci ha descritto brevemente come Libera sollecita la società civile nella lotta alle mafie e promuove legalità e giustizia. Il punto cardine sono le scuole. Bisogna educare, formare i ragazzi affinché capiscano da sé cosa è giusto o no. E per farlo sono stati creati dei PON che permettono all’associazione di interagire con la scolaresca in collaborazione con gli stessi istituti scolastici che decidono di aderirvi.

Tra le varie associazioni criminali resta la camorra quella di fatto più arretrata, quella in cui vige una totale ignoranza che sfocia in un’atroce crudeltà. Solo i camorristi campani, si potrebbe quasi dire, risolvono i “problemi” usando ancora le armi, pur avendo comunque alle spalle uomini “dotti” corrotti (avvocati,ingegneri,notai,medici).

“L’Italia versa in coma etico, basta compromessi sulle norme …La corruzione è una tassa occulta che impoverisce ed inquina il Paese … servono scelte nette e categoriche”: su queste affermazioni di Don Luigi Ciotti , il referente di Libera ci invita a riflettere.

Vari sono gli interventi dei presenti, tra cui quello di una referente dell’associazione Terra Mia che ha sostenuto che si è ormai giunti ad un olocausto silenzioso, ed è questo il momento per farsi sentire. Ha invitato chiunque volesse ad aderire ad un open day che si terrà sabato 21 Settembre, presso l’ex Campo Profughi di Aversa, alle ore 16:00.

Nessuno può toglierci la speranza che un futuro migliore possa esserci, che prima o poi le organizzazioni criminali saranno sconfitte. Ma i sogni vanno coltivati con l’attiva partecipazione per far sì che ciò che desideriamo diventi realtà, e non  resti un’utopia.

Proprio per questo Agorà ha chiesto all’associazione Libera di avviare il percorso affinché essa stessa diventi un nuovo presidio territoriale di Libera.

I ragazzi di Agorà hanno inoltre presentato il torneo calcistico per la legalità che prenderà il via Venerdì 27 Settembre, organizzato in collaborazione con le associazioni “Libera”, “Rete per la legalità – Associazioni e fondazioni contro il racket e l’usura” e “Fondazione Antonino Caponnetto”.

Il fine del torneo è quello di avvicinare i giovani ad una tematica difficile praticando uno sport che di per sé è sinonimo di partecipazione ed unione e allo stesso tempo quello di aiutare l’associazione Libera nell’organizzazione dei suoi eventi sul territorio, contribuendo con i ricavati dello stesso.

Mina Puca

 

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