Grumo Nevano, colpo al clan Aversano

Grumo Nevano (Na) – Taglieggiavano imprenditori ed esercenti del territorio. A seguito di indagini e rocamboleschi inseguimenti, a finire nelle maglie della giustizia sono state 14 persone, tra cui spiccano i nomi dei reggenti: Vincenzo Aversano detto “zig zag”,  Giovanni Aversano e Chiacchio Raffaele alias “gnuccutiello”.

Scacco al  clan Aversano, 14 arresti nella notte. A seguito di articolate indagini i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Dott. Giovanni Melillo, Procuratore della Repubblica Aggiunto; nei confronti del capoclan e degli adepti gravemente indiziati del delitto di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo mafioso, nonchè, fra alcuni di essi;  anche di omicidio, estorsione aggravata, porto e detenzione illegali di armi da sparo. Le indagini hanno consentito di constatare che sul territorio di Grumo Nevano si stava consolidando un sodalizio criminoso armato, di tipo mafioso, promosso, capeggiato e diretto da Vincenzo Aversano alias “zig – zag e o’ mussut”, Giovanni Aversano e Raffaele Chiacchio detto “gnucchetiello”. Scopo della triade era quella di acquisire la gestione ed il controllo delle attività economiche nel comune di Grumo Nevano e nei paesi limitrofi. All’interno del sodalizio ogni componente aveva un ruolo ben preciso, così come quello ben definito di Vincenzo Aversano, identificato dagli inquirenti come esponente di vertice del clan camorristico omonimo, riconosciuto inoltre come mandante dell’omicidio di Giovanni Tramontano avvenuto a Grumo Nevano 28 ottobre del 2000 nell’ambito della faida per il controllo delle attività illecite nel territorio grumese. Nel corso dell’attività investigativa gli inquirenti hanno ricostruito alcune condotte estorsive poste in essere dagli affiliati, quali Vincenzo Aversano, Raffaele Chiacchio, Domenico Gervasio e Giannantonio Masella; nei confronti di diversi esercizi commerciali ed imprenditori della zona.  Inoltre dalle indagini è oltresì emerso l’operatività dell’organizzazione criminale anche nell’imposizione dell’acquisto di prodotti commerciali da fornitori compiacenti. Attività questa condotta dagli affiliati Mario Lupoli e Antimo Gervasio, ritenuti responsabili della richiesta estorsiva nei confronti del titolare di un’attività commerciale sita al centro di Grumo Nevano operante nel settore dell’alimentare. “Il vincolo di solidarietà esistente tra i membri dell’associazione”, ha rilevato ulteriori comportamenti illeciti ed estorsivi ai danni di Angelo Buonomo, vittima di un tentato omicidio  avvenuto il 19 Febbario del 2006 a Frattamaggiore. Nel caso specifico Vincenzo Aversano e Gervasio Domenico, mediante atti intimidatori cercavano di far ritrattare le dichiarazioni accusatorie di Buonomo nei confronti di Antonio Paciolla, altro affiliato del clan. Una holding ben organizzata, nel cui interno ognuno aveva un compito ben preciso. Il lavoro di tutti era finalizzato alla crescita del sodalizio criminale Aversano che a quanto pare oltre ad aver circuito il territorio grumese, stava cercando di estendere il proprio dominio anche nei paesi limitrofi. In un contesto così ben organizzato, non poteva mancare un principe del foro. A rivestire i panni dell’avvocato è Giuseppe Stabile, avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere, il quale, risulta attraverso plurime e concordanti fonti di prova, aver assunto consapevolmente da diversi anni; una diretta e stabile partecipazione alle attività delittuose del clan.

Gli arrestati sono: 

Vincenzo Aversano classe 1958 alias “zig zag” e “o’mussut”, quale promotore dell’omonimo sodalizio

Raffaele Chiacchio classe 1965 alias “gnucchetiello”, quale promotore sodalizio “aversano”

Gennaro Crasti classe 1968  alias “o’ pezzotto”

Franco Di Nardo, classe 1968, alias ““Francuccio settepistole”

Antimo Gervasio, classe 1972, alias “Antimuccio o’ russ”

Domenico Gervasio, classe 1949, alias “Mimì e’ Carditello”

Mario Laezza, classe 1962, alias “Marittiello”

Salvatore Lamanna, classe 1986, alias “Totoriello”

Mario Lupoli, classe 1961 (non indagato per il delitto di cui all’art. 416-bis.c.p.)

Ciro Marchese, classe 1959, alias “Giritiello”

Antimo Morlando, classe 1961, alias “a’mucia” e “a’ mucella”

Ciro Napolitano, classe 1978, alias “Lupin”

Anastazio Nevischi, classe 1973

Giuseppe Stabile, classe 1965, avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere

Giovanna Scarano

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