Migliaia di persone alla “Marcia per la vita” hanno gridato il dolore della loro terra martoriata che li sta portando ad una morte lenta, con sofferenza ed impotenza. Guarda il video e le foto.
Caivano – Un fiume di persone in cammino, tutti per chiedere una sola cosa: di vivere. La “Marcia per la vita” organizzata dalla diocesi di Aversa, ha raccolto il consenso di oltre 20 mila persone. Mamme, papà, giovani, bambini, anziani e disabili, tutti in cammino manifestando il proprio dolore ed al tempo stesso la propria voglia i vivere. Migliaia di persone, partite alle 17.20 dallo stadio comunale di Orta di Atella, hanno camminato lungo la strada che dal comune del casertano porta verso il comune di Caivano. In testa al corteo il dott. Antonio Marfella, tossicologo ed oncologo che da anni unitamente al comitato la “Terra dei fuochi”; sta monitorando cosa accade nei territori racchiusi nel drammatico “triangolo della morte”. A seguire il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, fiancheggiato dai sacerdoti tra cui don Maurizio Patriciello, promotore e fautore della marcia. Tantissime le persone che, senza stancarsi, hanno camminato per chilometri stringendo tra le mani cartelloni con slogan che inneggiavano alla vita, ed al diritto che questa terra, la “Terra dei fuochi”; ha di vivere o meglio di rivivere. Protagonisti della manifestazione, le tantissime fotografie di chi purtroppo, vittima della sua stessa terra, non ce l’ha fatta. Persone che nonostante abbiano lottato, sono morte di tumore.
Ed è guardando le loro foto, soprattutto quelle dei più piccoli, che i partecipanti con uno stato d’animo intriso di dolore, rabbia ma anche tanta fiducia nel futuro; si sono affidati alle preghiere del vescovo Spinillo che ha ricordato, seguendo le orme di Papa Francesco; come l’uomo è chiamato a “custodire il creato”. “Questa non è la prima volta che la Chiesa partecipa ad una manifestazione del genere, e continueremo ad essere al fianco dei nostri fedeli” ha dichiarato il vescovo. A poche ore dalla fine della marcia, Don Maurizio Patriciello affida alla sua pagina facebook un primo commento. “Piango. Di commozione. Di gioia. Di dolore. È stato bello tenere per mano il mio fratello. Camminare insieme per gridare al mondo la nostra dignità. La nostra sete di verità. Di giustizia. Il nostro essere italiani. È sempre triste vedere le foto dei fratelli che non ce l’ hanno fatta. Che se ne sono andati prima del tempo stabilito. Per l’ingordigia umana. Per la bramosia di possesso e di potere. In particolare le foto dei bambini. Quanta tenerezza. Che desiderio di stringerli tra le braccia.
I nostri bambini. Il nostro futuro. Il “ successo” della “ Marcia per la vita” è stato il grido di sofferenza sprigionato da tanti cuori – scrive – Un urlo maestoso. Un boato rimbombante. Nemmeno i sordi possono dire di non aver sentito. I nostri amministratori dovrebbero mettersi in discussione. Chiedersi che cosa mai stia accadendo. Il popolo piange la sua terra. I suoi figli. Attende risposte. Risposte che non arrivano. Bussa a tante porte. Porte che fanno fatica ad aprire uno spiraglio”. Parole forti che entrano nel cuore e soprattutto nella mente, che fanno pensare e riflettere: dov’erano gli amministratori ed i politici, i signori ONOREVOLI, mentre s’inquinavano i terreni e le falde acquifere? Forse non hanno da preoccuparsi perché loro ed i loro figli non si nutrono dello stesso cibo o non respirano la stessa aria? Questo è quello che si chiede la gente. Anche la loro assenza è stata eloquente, tranne quella dell’onorevole Pina Castiello, da tempo al fianco di Don Maurizio Patriciello in questa battaglia. “Stasera sono qui non perché ho una carica politica, ma perché sono una cittadina che abita a pochi passi da Caivano a cui interessa il problema in prima persona” ha dichiarato. “Vergogna, non molleremo, vogliamo vivere”, hanno urlato i bambini. Ancora una volta la gente del sud, i napoletani, si rimboccano le maniche per difendere il bene più prezioso:la vita.
Giovanna Scarano
Il video del corteo a presa diretta
Le foto…
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