Protagonista della manifestazione organizzata dalla diocesi di Aversa tenutasi lo scorso 4 ottobre, ed assente invece alla manifestazione del 26 ottobre scorso de “La Terra dei fuochi” organizzata dal blogger Angelo Ferrillo, Don Maurizio Patriciello con un post su facebook spiega il motivo.
Napoli – Un’assenza che non è passata inosservata, ma che era stata già preannunciata; quella di Don Maurizio Patriciello alla manifestazione dello scorso 26 ottobre organizzata dal comitato Terra dei Fuochi a Napoli. Dopo due giorni, Don Maurizio ha affidato alle pagine di facebook la verità sulla sua assenza, facendo chiari riferimento al blogger Angelo Ferrillo, pur senza mai menzionare il suo nome. “Credo, per quanto mi riguarda, che sia giunto il momento di dare qualche spiegazione a tanti cari amici della mia mancata partecipazione alla manifestazione di Napoli. Troppe parole sono state dette e scritte. E tra le parole tante bugie. La verità è signora. Innanzitutto: a quella manifestazione non sono stato mai invitato” ha scritto. Eppure, di diversa opinione è Angelo Ferrillo, blogger e promotore della manifestazione di sabato scorso, il quale durante la conferenza stampa tenutasi prima del corteo ha dichiarato che “Don Patriciello è stato invitato, ma non è presente perchè questo coordinamento non è stato organizzato da lui“. Sarà presente invece, assieme al dott. Antonio Marfella, alla manifestazione che si terrà il 16 novembre prossimo sempre a Napoli, alla quale parteciperà anche Angelo Ferrillo. ” Ma questo non è un problema. Il problema vero è un altro. Da quando, ho sentito forte il dovere di dare una mano perché il terribile dramma che ci uccide giungesse a qualche soluzione, è nato un “Coordinamento” di tanti comitati già esistenti sul territorio. Coordinamento che il questi lunghi e faticosi mesi ha lavorato sodo portando alla ribalta nazionale e internazionale la situazione della nostra terra – prosegue Don Patriciello – In questi mesi sono nati tra noi amicizie sincere e passione sempre maggiore per l’impegno comune. Se la mia persona è diventata più mediatica credo che sia solo per il fatto di essere un prete.[…] Alla protesta occorre che faccia seguito la proposta. E la proposta, a mio modesto avviso, la si fa alle Istituzioni. Allo Stato posso rimproverare – e l’ ho fatto tante volte – di essere stato pigro e negligente. Posso dire, se ne ho le prove, che questo o quel politico è stato disonesto. Oltre non vado. Un corteo non è una passeggiata. Chiamare migliaia di persone a scendere in strada è una grande responsabilità. Io mi prendo le mie, non sono disposto ad addossarmi anche quelle di altri, che nella mia vita ho appena intravisto qualche volta e di cui non condivido il modo di pensare e di agire. Tutto qua. Siamo in democrazia. Lasciamo libera la libertà. Non le rubiamo la bellezza. Non tendiamo di metterle il bavaglio. Se, per il futuro, impareremo meglio a dialogare e progettare, tanto di guadagnato. Mai dire mai. Le idee che si confrontano non mi fanno paura. Tanta pena, invece, mi fanno coloro che per imporre le proprie fanno ricorso alla menzogna. Su questo campo non mi vedrete correre mai. Padre Maurizio Patriciello” conclude.
Giovanna Scarano