La notizia della costruzione di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi irrompe durante la fiaccolata in difesa dell’ambiente e della vita di ieri sera . Una marcia silenziosa a cui ha preso parte il primo cittadino. Un momento importante, terminato con la benedizione di Don Marco Marigliano.
Grumo Nevano – Hanno sfilato in silenzio con in mano le candele, simbolo della speranza. Ieri sera i grumesi hanno attraversato il paese per dire “basta alla morte, e si alla vita”. Una marcia silenziosa, a cui hanno preso parte poco più di un centinaio di persone. In testa al corteo il sindaco Vincenzo Brasiello, affiancato dalle forze dell’ordine. Un evento significativo per la comunità grumese, che con questa manifestazione ha voluto dare un segnale di ribellione a tutto ciò che sta accadendo nella Terra dei Fuochi. Anche nella cittadina a nord di Napoli, che conta circa 20 mila persone; il tasso di mortalità per tumore non è basso. “Anche qui – racconta una partecipante alla manifestazione – si muore di tumore ed è bene che la gente si svegli e scenda in strada con noi per ribellarsi”. La marcia silenziosa è partita da piazza Tammaro Iavarone, per poi attraversare tutto il paese e giungere all’estremità opposta, sul sagrato della chiesa della Madonnna del Buonconsiglio, dove il parroco Don Marco Marigliano ha impartito la solenne benedizione. Soddisfatto il primo cittadino Brasiello, che oltre a ringraziare i cittadini presenti, ha ribadito e sottolineato come eventi del genere siano importanti per la crescita del paese. A tener banco, anche durante la marcia; è la notizia dell’imminente costruzione di un impianto per il recupero e trattamento dei rifiuti pericolosi. “La struttura attualmente sita in località Trivio della Maddalena, opera sul territorio già da tempo – ha dichiarato il primo cittadino – ad ogni modi resta da capire cosa la Regione intende fare”. Nell’informativa della regione Campania si legge che il 28 novembre prossimo sarà convocata una conferenza dei servizi per “l’approvazione del progetto per la realizzazione dell’impianto di recupero e trattamento rifiuti pericolosi e non”, classificati in R4, R12 e R13. “La struttura – aggiunge il sindaco – è già sul nostro territorio, presente in una zona agricola. Difatti è stato scoperto che è stata edificata abusivamente – prosegue il primo cittadino – e che successivamente è stata condonata. Sono ora in corso – conclude – accertamenti da parte del comune. Per quanto ci riguarda, come comune; ci opporremo alla realizzazione di una struttura simile, anche se l’ultima parola spetta sempre alla Regione Campania”.
Giovanna Scarano
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