Il 16 novembre, su proposta di importanti realtà giovanili, avrà luogo una manifestazione pacifica, forte e determinata con una sola frase come minimo comun denominatore ” Vogliamo decidere noi tutti, il Piano di Gestione dei Rifiuti in Campania”.
Napoli – Dopo le molte manifestazioni nel napoletano e nel casertano , anche nel capoluogo campano finalmente si protesterà per lo scempio alla “Campania Felix”. Anche l’associazione di promozione sociale “Agorà” di Sant’antimo si schiererà in prima linea e prenderà parte alla manifestazione ” Stop al Biocidio”. L’iniziativa avrà luogo a Napoli in Piazza Mancini alle ore 14.30 ed unirà giovani campani e non sotto un unico grido “rivogliamo il diritto di vivere”. Un appuntamento dal respiro nazionale nel quale tutte le realtà, piccole e grandi, comitati ed associazioni, si uniscono per ribadire all’unisono il loro diritto alla vita, alla salute e alla terra. Una manifestazione aperta a tutti, pacifica ed apartitica. A coordinare queste diverse esperienze, il neonato movimento #fiumeinpiena: un movimento autonomo ed indipendente, per la vita di Napoli, di Caserta e della provincia ,fondato e formato da giovani, il vero collante nella lotta contro il Biocidio. La manifestazione ha come obiettivi principali raccogliere le decine e decine di comitati sotto la stessa bandiera e dissipare le divergenze per il bene comune dei cittadini campani. I veri protagoinisti saranno i semplici cittadini che hanno a cuore le sorti di questa terra e dei suoi abitanti, i comitati che da anni lottano per diffondere consapevolezza e tutelare il territorio, le associazioni comunali e non, i singoli che combattono dal basso, e tutti coloro che anche da lontano hanno appreso solo di recente lo scempio perpetrato in questi luoghi. Questi propositi hanno trovato grande consenso anche nelle piccole associazioni comunali, Agorà non ultima si fa carico di portare il proprio aiuto e le proprie idee coinvolgendo molti giovani santantimesi mossi dall’intento di non far dimenticare e di rinnovare questa lotta all’avvelenamento della terra dei fuochi.
Ivan Iavazzo