Torre del Greco, punito da due affiliati Gaetano Di Gioia reggente dell’omonimo clan

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Torre del Greco, punito da due affiliati Gaetano Di Gioia reggente dell’omonimo clan

Torre del Greco (Na) – Concorso in omicidio e tentato omicidio con l’aggravante delle finalità mafiose, è l’ordinanza di custodia cautelare emessa in carcere ai danni di due esponenti del clan scissionista del clan Di Gioia, su richiesta delle Direzione Distrettuale Antimafia. La nuova organizzazione criminale Falanga – Di Gioia, è nata a seguito della rottura di alcuni componenti del clan con il reggente Gaetano Di Gioia, che a seguito di una pena detentiva e dopo ripreso le redini aveva messo al bando alcuni affiliati.   Da qui la decisione, da parte degli insoddisfatti; di punire il capoclan ed il figlio Isidoro con un agguato mortale. Gaetano Di Gioia perse la vita, mentre il figlio no. Le indagini condotte dal 2009 dal nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, hanno consentito di identificare il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio avvenuto a Torre del Greco nel maggio del 2009 nei confronti di Gaetano Di Gioia.

L’attività investigativa si è basata su intercettazioni telefoniche e ambientali, a carico sia dei soggetti indagati sia su tutti gli affiliati al clan, che a loro volta sono stati raggiunti il 7 novembre dello scorso anno dalla stessa misura cautelare emessa dalla Dda di Napoli perché ritenuti responsabili di associazione camorristica, estorsioni, armi e droga per episodi accaduti sempre a Torre del Greco.  Per ben comprendere il movente dell’omicidio, sono state tenute in considerazioni anche le dichiarazioni di ben 8 collaboratori di giustizia, i quali hanno dichiarato  che Gaetano Di Gioia  dopo aver ripreso le redini del clan, aveva affidato al figlio Isidoro la gestione del traffico di stupefacenti, lasciando a bocca asciutta una parte di affiliati, soprattutto quelli che erano ancora in carcere. Inoltre, Di Gioia, aveva anche convogliato a se la gestione delle estorsioni, mettendo al bando coloro che si erano occupati di tutto durante la sua detenzione. Dalla folta schiera degli scontenti è nata l’idea di punire Di Gioia e prole mettendo a segno l’omicidio, al tempo stesso gli ex affiliati al clan Di Gioia hanno dato vita ad una nuova fazione scissionista, quella dei Falanga – Di Gioia. 

Giovanna Scarano

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