Roma – Il Tribunale del riesame di Roma ha confermato l’operato del Pubblico Ministero e del Nirda del Corpo Forestale dello Stato, convalidando pienamente il sequestro del canile Parrelli e degli animali. Tante, infatti, le fonti di prova che confermano ipotesi di reato molto gravi, fra le quali il maltrattamento di animali e la detenzione incompatibile con le necessità etologiche degli animali. “Una decisione storica perché storica è la battaglia che l’intera cittadinanza romana ha cominciato più di trent’anni fa con questo contestatissimo canile. Presidi e manifestazioni, tantissime le segnalazioni e le denunce dei cittadini romani con richieste d’indagine, mai svolte fino a qualche mese fa”, commenta la LAV. La decisione del Tribunale del Riesame ora impone all’Assessore all’Ambiente di Roma Capitale, deputato alla custodia giudiziale degli animali per conto del Sindaco, di provvedere al trasferimento degli animali presso strutture idonee.
A un mese dal sequestro, infatti, il Comune non ha ancora messo in atto le misure minime di custodia giudiziale, nonostante una precisa disposizione dell’Autorità giudiziaria impartita in tal senso al Campidoglio e nonostante la disponibilità di fondi, di strutture, nonché dell’impegno assunto dall’Associazione volontari canile Porta Portese, fiduciaria del Comune che gestisce le strutture pubbliche di ricovero per animali. Una sostanziale latitanza, che ha seriamente rischiato di compromettere l’ordinanza della Tribunale del riesame e tutto il lavoro fin qui svolto, e che ci preoccupa seriamente. “La LAV, associazione denunciante, si chiede come mai non si sia ancora proceduto all’espletamento degli obblighi di custodia ordinati dalla Procura della Repubblica, e chiede al Sindaco Marino di provvedere da subito al trasferimento dei cani e dei gatti nelle strutture comunali già individuate, assicurando loro le necessarie cure, considerato che gran parte degli animali continuano a versare in pessime condizioni di salute”. “L’ordinanza del Tribunale del Riesame premia di fatto anche il serio lavoro svolto dai volontari della LAV di Roma e dall’avvocatura dell’associazione – aggiunge la LAV– ma soprattutto l’encomiabile operato svolto dai volontari dello stesso canile, cui va anche il nostro ringraziamento, che hanno saputo distinguere tra le sterili polemiche e l’impegno reale dei soggetti coinvolti”.
Redazione