Eva, una cagnolina che vagava sola e triste in una stazione dell’hinterland napoletano viene scacciata mentre cercava una carezza e finisce con una zampa sotto ad un treno che sopraggiungeva. Salva grazie al buon cuore di alcuni ragazzi e di una volontaria della Spes. Guarda le foto shock.
Sant’Antimo (NA) – Cercava solo una carezza, un gesto dolce, una coccola, che le scaldasse il cuoricino in una fredda giornata d’inverno. Invece tutto ciò che ha ricevuto è stato un terribile incidente che le ha fatto perdere una zampa. E’ la triste storia di Eva, una cagnolina salva grazie al tempestivo arrivo di Mena D’Agostino, volontaria dell’associazione Spes Protezione Animali onlus diretta dalla signora Carina Di Nola. Tutto ha inizio con una telefonata alla volontaria Mena D’Agostino, le raccontano che un cane è stato investito alla stazione di S’Antimo – Sant’Arpino. “I carabinieri non sono intervenuti e i vigili urbani hanno dato il mio numero per accorciare i tempi, ed e’ cosi’ che mi sono ritrovata a correre verso la stazione, senza avere idea di cosa mi aspettasse – racconta Mena – arrivata sul posto scorgo un capannello di persone, tre ragazzi sono accovacciati vicino la piccola, uno di loro nonostante il freddo pungente si era tolto il giaccone per coprire quel corpicino inerme. La piccola non emetteva un lamento, non un guaito, c’era sangue ovunque, sulla banchina una scia, segno inequivocabili del trascinamento della povera cagnolina, che dal binario aveva avuto la forza di portarsi fin sopra al marciapiede, dove poi e’ crollata. Sui binari i resti maciullati della sua povera zampina e poi ho visto – prosegue Mena – quel piedino, col senno di poi non so chi mi abbia dato la forza e il coraggio di buttarmi sui binari per poterlo recuperare con l’idea folle che potessero riattaccarlo”. Mena ha avvolto la piccola in una coperta, e l’ha sistemata nella sua auto. Non si poteva attendere l’intervento dell’Asl, la piccola sarebbe morta dissanguata. Minuti concitati, il tutto è successo ad ora di pranzo, quando cioè le strade sono trafficate. “Sola, avvilita con il sangue che continuava a zampillare, ho temuto che la cagnolina sarebbe arrivata morta – aggiunge – poi sono giunta finalmente in clinica, immediato l’intervento dei veterinari, flebo, trasfusione di sangue, somministrazione di antibiotici poi il consulto con l’ortopedico ha fugato ogni speranza circa la possibilità di riattaccarle la zampa”. Purtroppo ad Eva è stata amputata fino al plesso brachiale, “ed e’ a questo punto che sono crollata – racconta ancora commossa Mena – ero li pietrificata, ancora con quel che restava della sua zampina tra le mani”. Secondo prime indagini, Eva cercava qualche carezza, ed una persona l’avrebbe scacciata così la piccola nell’attraversare i binari è stata investita dal treno. Questo è quanto è stato raccontato dai presenti, anche se pare che le Ferrovie dello Stato non dispongano delle immagine registrate dalle telecamere. “Voglio ringraziare i ragazzi che hanno soccorso per primi la piccola – prosegue Mena – non li ho più rivisti, ma se Eva oggi sta bene è anche merito loro, che non l’hanno lasciata solo neanche un attimo”. La piccola adesso è ospite a casa di Mena, è tripode, ma di sicro questo non le impedirà di vivere una vita piena d’amore e gioie. Questo è solo una minima parte di quello che accade ai volontari animalisti nelle province napoletane, dove gli angeli non hanno le ali ma gambe e braccia.
Giovanna Scarano
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(Alcune foto potrebbero essere non adatte ad un pubblico sensibile)
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