Napoli – Regalare biglietti per il teatro a Natale? Per molti non è cosa consueta, ma non per essere astratti, scoprire qualche palcoscenico nascosto o meno fra i quartieri napoletani, spesso non è solo un mero assistere allo spettacolo di turno.
Diventa, invece, una delle tante chiavi di lettura che dà accesso alla conoscenza della nostra città, del suo fermento culturale, della diversità della sua gente.
Riflettevo sul fatto che alcuni teatri sono piantati nei quartieri – quelli “viscerali” – e fra questi ci sono alcuni che cercano di rappresentarne l’identità. Dal Trianon di Forcella al Nuovo di Montecalvario, dal Bellini al centro storico al Mercadante di piazza Municipio, senza dimenticare quelli vomeresi o più distanti dai quartieri più centrali; e ognuno pare aver tracciato una propria linea culturale diventando tassello di un unico puzzle.
La complessità antropologica di Napoli induce a considerare il singolo quartiere come una mondo a sé nel quale è racchiuso chissà quali particolari perennemente sfuggenti. Il teatro è parte integrante di un tessuto sociale e culturale di un luogo, ne diviene espressione e al di là della retorica, il periodo dicembrino può essere un’opportunità per vivere nella in maniera più intensa la città. E nelle prossime feste natalizie questo esperimento è vivamente consigliabile. I mercatini e le tradizioni nostrane abbelliscono ulteriormente le strade e le proposte teatrali fioccano.
In primis è da segnalare “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo, in scena al Teatro San Ferdinando dal 2 al 12 gennaio, per la sapiente regia di Toni Servillo (che recita anche) e la “Cantata dei Pastori” di Peppe Barra dal 25 dicembre al 5 gennaio al Teatro Trianon; l’opera che si rifà ad un testo seicentesco, è una perla della nostra tradizione culturale che quasi ogni anno viene replicata come fosse un rito al quale il Natale partenopeo non può sottrarsi.
Se si cerca un leggero “pre-Natale” al teatro Acacia Nancy Brilli porta in scena “La Locandiera” di Goldoni, riletta in chiave sobria e moderna (dal 12 al 15 dicembre). Sempre sino al 15 dicembre al Piccolo Bellini va in scena “Some Girls” di La Bute, una brillante drammaturgia contemporanea coinvolgente e fresca, mentre al Bellini dal 10 al 15 dicembre Stefania Rocca e Daniele Russo “Ricorda con rabbia” di John Osborne che affronta le fragilità di una generazione incapace di adattarsi al proprio tempo.
Ce n’è per tutti gusti, insomma! Per tanti può essere un regalo insolito tuttavia andare al teatro è uno degli infiniti modi di viaggiare e anche nella nostra città il viaggio di ognuno di noi può essere continuo ed infinito.
Ester Formato
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