Un cittadino cinese 36enne, titolare di una ditta autorizzata per la sola vendita di calzature, nel garage della sua abitazione aveva realizzato e messo in opera l’opificio senza alcuna delle autorizzazioni previste e immettendo i fumi derivanti dalle lavorazioni direttamente in atmosfera e gli scarichi dritti nelle fogne, in totale mancanza di rispetto alle normative a tutela dell’ambiente.
Sul posto è stata inoltre riscontrata la totale inosservanza alle disposizioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro: mancava il documento di prevenzione degli incendi, i dispositivi di protezione individuale, il documento di valutazione dei rischi.
I quattro lavoratori cinesi che erano impegnati in turni interminabili sono risultati “a nero”. Per evitare perdite di tempo e l’allontanamento, seppure temporaneo dal luogo di produzione, cucinavano e mangiavano nel garage. Il locale è stato sequestrato insieme a 10 macchine e a vari strumenti. Al 36enne sono state contestate violazioni amministrative per 180.000 euro.
Redazione