Giugliano (NA) – Continuano le protese dei giuglianesi per cercare di bloccare l’aumento della TARES. Dopo il sit-in dello scorso 3 gennaio, questa mattina i cittadini sono riscesi in piazza ed esasperati dalle tante, troppe tasse; hanno manifestato all’esterno della casa comunale affinchè venissero ascoltati dai tre commissari prefettizi che attualmente hanno le redini del paese. Con il passaggio dalla TARSU alla TARES, il comune di Giugliano ha previsto un aumento in alcuni casi anche quasi del 100%. Ma la cittadinanza, vistosi arrivare bollette salatissime, fin dalle prime ore di questa mattina è scesa in strada e ha detto: Basta! Oltre al danno la beffa: uno dei comuni vittima per eccellenza del disastro ambientale legato ai rifiuti deve pagare la più elevata tassa sulla spazzatura. Circa 500 persone si sono riunite fuori al Municipio in segno di protesta per chiedere: di rivedere la TARES; di aprire un registro per le malattie tumorali; di stabilire un reddito di cittadinanza per le famiglie ridotte in stato di povertà,poiché senza lavoro e mezzi di sostenimento. Dopo qualche ora di concitata attesa, una prima delegazione è stata accolta dai tre commissari, e non riuscendo ad ottenere nulla si sono verificate scene di panico. Tafferugli con le forze dell’ordine, che in assetto antisommossa hanno presidiato per tutto il giorno il comune. Dopo, con una seconda delegazione i giuglianesi sono riusciti, però, alzando la voce ad ottenere almeno una delle cose che chiedevano:ovvero la revisione della TARES. Da una prima proposta di riduzione del 10% si è arrivati alla firma di un documento, sottoscritto dai tre commissari e da cinque rappresentati di cittadini, con cui si è stabilito la sospensione della prima rata, eccetto la quota di competenza statale, che dovrà essere corrisposta. Sarà effettuata una rimodulazione dell’F24 e, tutti coloro che già hanno versato la prima rata della TARES riceveranno il rimborso, tranne della quota statale. I cittadini hanno chiesto di tornare alla TARSU e i commissari hanno promesso che valuteranno tale possibilità. Pertanto resta alta la tensione, e proseguiranno gli incontri con l’istituzione di un tavolo di confronto permanente costituito dai cinque rappresentanti dei cittadini e dalla commissione straordinaria. La protesta avrebbe dovuto avere ondata nazionale, ma pare che i giuglianesi siano più arrabbiati perché dalla contabilità del comune emerge un utile di bilancio di 3 milioni di euro, e che il popolo si aspettava venissero usati per risolvere i problemi del paese e non per altri scopi. Non è mancata però la dichiarazione di uno dei delegati che ha sottolineato subito dopo l’incontro che la protesta si sposterà dal comune di Giugliano alla sede della Regione Campania.
Mina Puca
Giovanna Scarano
Il video degli scontri
La testimonianza
Foto
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