Eugenio Di Santo ai domiciliari. Sant’Arpino sotto il fuoco dei volantini

Dal 21 Dicembre scorso la città non ha più una guida. Il sindaco Eugenio Di Santo è stato arrestato per tentata concussione, accusa poi riformulata  in “induzione indebita a dare o promettere utilità”. Maggioranza e opposizione restano distanti. L’una resta fiduciosa nella magistratura restando vicina al sindaco, l’altra ne chiede le dimissioni immediate.

Sant’Arpino (CE) – Ormai sull’onda mediatica da quasi un mese, la vicenda giudiziaria del sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo, continua a tener banco. Il primo cittadino lo scorso 21 dicembre è stato tratto in arresto in quanto è stato accusato dalla Procura della Repubblica di tentata concussione, accusa poi riformulata dal tribunale del riesame in induzione indebita a dare o promettere utilità. Stando ad alcune indiscrezioni della Procura, il sindaco avrebbe sollecitato un imprenditore che gestisce il servizio mensa per i bambini del territorio, affinchè introducesse anche pasti per celiaci. Secondo l’accusa, non essendoci bambini celiaci che frequentano le scuole di Sant’Arpino, il primo cittadino avrebbe utilizzato questo motivo come pretesto per incontrare l’imprenditore e per comunicargli che per tenere ancora l’appalto bisognava omaggiare con un bracciale di brillanti del valore di 2500 euro un “fantomatico” giudice. Ad incastrare il sindaco un’intercettazione tra il primo cittadino Di Santo e l’imprenditore. Una vicenda che ha scosso la cittadinanza ma che ha creato ancora di più una falla tra opposizione che chiede le immediate dimissioni del sindaco, e la maggioranza che a contrario dichiara di voler proseguire l’esperienza amministrativa. Stamane il gruppo dei “Giovani Democratici” guidato da Domenico D’Elia, è sceso in piazza con una raccolta firme volta allo scioglimento del consiglio comunale e alle dimissioni del sindaco, attualmente sottoposto al regime dei domiciliari. “Sant’Arpino merita una guida onesta e dignitosa – si legge tra le righe del manifesto – sin dalla nostra costituzione ci siamo opposti ai discutibili modi di gestire la res pubblica da parte dell’amministrazione Di Santo, ed oggi vista l’inequivocabile realtà dei fatti, si ravvisa l’assoluta necessità dello scioglimento del consiglio comunale con il conseguente commissariamento. Le dimissioni del sindaco Eugenio Di Santo sono l’unico atto capace di ridare dignità alla comunità santarpinese”.

A pochi metri dal gazebo il consigliere della maggioranza Domenico Cammisa ha distribuito invece i volantini della lista civica “Alleanza democratica per Sant’Arpino”. “Siamo consapevoli del momento delicato ma siamo abituati ad assumerci le nostre responsabilità – si legge – Andiamo avanti ancor più determinati di prima nel realizzare il programma elettorale che abbiamo presentato pochi mesi fa alla nostra comunità, ed in forza del quale siamo stati eletti”. Il volantino prosegue con critiche rivolte all’opposizione, all’ex candidato sindaco Francesco Capone ed al gruppo dei “Giovani Democratici”. “Senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria ma ben consci della sua evoluzione – si legge ancora nello stampato – ancor più fiduciosi nell’operato della magistratura siamo vicini all’uomo e sindaco Eugenio Di Santo”.

Intanto sia l’opposizione che la maggioranza si stanno adoperando per la richiesta di un consiglio comunale ad hoc che informi la città su cosa sta accadendo e come si intende proseguire.

Giovanna Scarano

I volantini

[nggallery id=22]

L’intercettazione

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.