Ad Aruta viene contestato, con l’ordinanza emessa nel luglio 2013 dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia, di aver preso parte al narcotraffico per conto del clan Di Lauro, per cui è stato gestore della piazza di spaccio “219” di Melito, fino all’anno 2007, momento in cui era transitato nelle fila del clan Amato-Pagano ove ha militato fino al 2011 quando si è “girato” con il clan della Vinella Grassi, per conto del quale gestiva la piazza di spaccio nota come “case dei puffi”.
Il ricercato è stato stanato, dopo meticolosi e ininterrotti servizi di appostamento e pedinamento, in un bilocale in compagnia della moglie e delle due figlie minori, con le quali si accingeva a trascorre il weekend.
All’atto della cattura, il latitante non ha opposto resistenza e dopo le formalità di rito è stato associato alla locale casa circondariale di Napoli- Secondigliano.
Redazione