Sant’Antimo (NA) – In un clima di Spending Review lo stato italiano ha imposto ai comuni un risanamento dei conti pubblici tramite l’aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Risanamento da effettuare anche dal comune di Sant’Antimo. Il recupero poteva avvenire in due modi : tassando i cittadini santantimesi o tassare la categoria delle imprese. In consiglio comunale è stato stabilito con una delibera che l’aumento della Tarsu avrebbe riguardato solo ed esclusivamente la categoria delle imprese presenti sul territorio. Infatti in seguito a questa maggiorazione del 33% per ogni azienda o esercizio commerciale, gli imprenditori si sono riuniti , nei giorni scorsi, per discutere di questa , secondo loro, inappropriata maggiorazione. Dalla riunione è emerso che siccome la maggior parte dei commercianti producono come rifiuti materie quali carta , cartone e plastica , trovano ingiusto l’aumento in quanto i rifiuti , essendo riciclabili al 100%, dovrebbero essere comunque una fonte di guadagno per il comune. Gli imprenditori sperano, in una sospensione momentanea della Tarsu in attesa di una soluzione favorevole o almeno in una riduzione della tassa sui rifiuti. Infatti gli imprenditori tutti si sono organizzati e danno appuntamento per una protesta civile , per far valere i propri diritti , lunedì 27 gennaio alle ore 10.00 presso il comune di Sant’Antimo.
Ivan Iavazzo
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