Napoli – Padre e figlio, avevano realizzato un sistema per vendere sigarette di contrabbando stando comodamente in casa, affacciandosi solo quando c’era qualche “cliente”. La scoperta in via Giacomo Leopardi, a Fuorigrotta, dove abitano i due che avevano fatto installare un sistema elettronico. L’intervento è stato effettuato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, che hanno tratto in arresto per contrabbando di sigarette e per detenzione illegale di materiale esplodente Umberto e Andrea Falco, 48 e 27 anni, (nelle foto a sinistra) entrambi già noti alle forze dell’ordine. I militari dell’Arma hanno fatto irruzione nella casa dopo aver notato un via vai di persone che si avvicinavano a un finestra del piano seminterrato sotto il finestrone al piano rialzato di casa Falco e toccavano qualcosa. Subito dopo si affacciavano al finestrone Andrea o Umberto e a richiesta consegnavano sigarette a pagamento. Dopo osservazione a distanza i carabinieri hanno fatto irruzione nella casa bloccando padre e figlio e procedendo a perquisizione. Vicino al finestrone dal quale venivano “serviti” i “clienti”, sono stati rinvenuti numerosi pacchetti di sigarette di contrabbando di varie marche e “la cassa”, ovvero il cassetto di un registratore di cassa contenente spiccioli e banconote di vario taglio. Attaccato alla parte superiore della finestra del seminterrato, invece, un pulsante che azionava a distanza un cicalino sonoro presente in casa. Tra l’abitazione e lo scantinato i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato ben 2.250 pacchetti di tabacchi lavorati esteri del peso complessivo 45 chilogrammi, privi del sigillo del monopolio di stato. Nello scantinato, oltre alle sigarette c’erano circa 50 chilogrammi di materiale esplodente di IV e V categoria, un quantitativo molto pericoloso tenuto sotto il palazzo a insaputa degli altri inquilini. Sul posto, per il trasporto in sicurezza, sono stati fatti intervenire gli artificieri antisabotaggio dei carabinieri di Napoli. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.
Redazione
Leave a Reply