Tutti gli indagati sono ritenuti a vario titolo responsabili di esecuzione di opere edilizie senza autorizzazioni, abuso d’ufficio e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici aggravati da finalità mafiose.
Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli i militari dell’Arma hanno accertato che un imprenditore aveva fatto da prestanome al clan per l’edificazione di un complesso residenziale del valore di decine di milioni di euro a Marano di Napoli (NA), documentando la falsità di attestazioni rilasciate da 3 tecnici del Comune che avevano omesso di dichiarare l’esistenza di impedimenti per l’approvazione dei progetti.
Redazione