Trafficante nazionale di droga latitante dal 2013, arrestato. Aveva due identità

Gianluca Amirante prima della fuga e com’è adesso

Napoli – I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno catturato il latitante Gianluca Amirante, 28 anni, residente a Napoli alla II traversa di via Nino Bixio. L’uomo era ricercato dal luglio 2013, quando era riuscito a sfuggire all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altro, a carico di 42 persone arrestate dai carabinieri, ritenute responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, con le aggravanti dell’ingente quantità e della trasnazionalità del reato, detenzione illegale di armi comuni e da guerra, riciclaggio e trasferimento fraudolento di beni. Secondo gli investigatori Gianluca Amirante procurava cocaina da destinare allo spaccio in Spagna, in paesi sudamericani e nel territorio nazionale finanziando le operazioni di approvvigionamento, mantenendo i contatti con i fornitori e loro intermediari interagendo con organizzazioni di narcotrafficanti. Amirante inoltre procurava mezzi per il trasporto e curava i profili finanziari delle operazioni, stabiliva e controllava tempi, termini e modalità di realizzazione delle operazioni di importazione e distribuzione della droga sul mercato italiano: in sintesi aveva i ruoli di promotore, organizzatore e capo dell’associazione. L’uomo e’ stato catturato a Fuorigrotta, all’interno di un’agenzia immobiliare in via Sebastiano Veniero, dove c’era la moglie, che è stata raggiunta dal ricercato in sella a uno scooter risultato rubato il 19 febbraio a Pozzuoli. Nel corso della perquisizione i militari dell’Arma hanno scoperto e sequestro  documenti d’identità relativi a due persone diverse ma con la fotografia di Amirante  – 2 carte d’identità, 2 tessere sanitarie e una patente. Mentre continuano le indagini per appurare se nell’agenzia volesse procurarsi un rifugio per la latitanza o vendere alcuni suoi immobili per andarsene, l’arrestato è stato tradotto a  presso la casa circondariale di Secondigliano.

Redazione

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