Casoria (NA) – Questa mattina, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno denunciato S.E. 59enne del luogo, attualmente detenuto, ritenuto elemento di spicco del gruppo camorristico dei Moccia operante a Casoria ed Afragola, e la figlia 25enne. Entrambi sono ritenuti responsabili di violazione delle leggi urbanistiche aggravate dal metodo mafioso. Effettuando controlli in un loro immobile ubicato in via Mauro Mitilini che era stato sottoposto a sequestro l’11 giugno 2013 e risequestrato ai fini di confisca il 14 febbraio scorso, i militari dell’Arma hanno scoperto che nel piano seminterrato dell’immobile era stato realizzato un nascondiglio, un vero e proprio bunker di piccole dimensioni ma servito perfino da corrente elettrica al quale si accedeva attraverso una porta blindata apribile solo dall’interno, mimetizzata con un rivestimento di pietra. L’immobile in un’operazione messa in atto lo scorso febbraio era già stato posto sequestro assieme ad imprese di onoranze funebri, un locale pubblico e magazzini, lussuose ville, appartamenti e autovetture per un valore complessivo di 150 milioni di euro.
Giovanna Scarano