San Gennaro Vesuviano (NA) – Centocinque rose rosse, una mega torta celebrativa, una pergamena per ricordare il lieto evento e, dulcis in fundo, fuochi pirotecnici per festeggiare i 105 anni di Michele Nunziata. Così l’Amministrazione Comunale di San Gennaro Vesuviano, guidata dal sindaco Aniello Giugliano, ha voluto omaggiare il concittadino più vecchio del paese, che l’altra sera è stato festeggiato da centinaia di persone, familiari, parenti, amici e conoscenti, tutti accorsi presso la sua abitazione di via Cozzolino, in contrada Macchioni. “Un esempio di longevità e di perseveranza che onora la nostra terra, dove nonostante tutto si vive bene. – ha affermato il primo cittadino Giugliano – L’auspicio è di avere zì Michele ancora con noi fra cinque anni, quando magari festeggeremo insieme anche il traguardo dei 110 anni. L’ho trovato arzillo e vispo, ha canticchiato pure qualche canzone napoletana, una persona davvero ricca di vita, un esempio per tutti. Augurissimi a lui ed alla sua famiglia”. Classe di ferro 1909, zì Michele, in effetti, ne avrebbe di cose da raccontare a cavallo di due secoli. Raccogliendo qualche informazione sul suo conto, si scopre che è stato anche un prigioniero di guerra nel 1944: durante i rastrellamenti e la ritirata, i tedeschi l’avevano catturato e portato a Castellammare di Stabia, dove per lui l’esistenza sarebbe potuta finire anzitempo, in quanto destinato alla fucilazione. Ma la sua voglia di vivere l’ha spuntò anche sui nazisti: Michele riuscì a fuggire ed a vivere ancora tanti anni, arrivando fino al traguardo odierno, 105 anni e la gioia di avere attorno tanti affetti cari. Oltre ad aver avuto sei figli, infatti, zì Michele vanta anche una dozzina di nipoti ed una trentina di pronipoti.
C.S.