Napoli (NA) – Lui R.O., 15 anni, il cugino, V.D.R. di un anno più grande; insieme si sono accordati, inscenando una rapina per impossessarsi dello smartphone di un compagno di classe del 15enne. Il fatto è stato scoperto dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli ieri mattina quando gli i poliziotti di una pattuglia, nel transitare in via Marco di Lorenzo, nella zona di Porta Nolana, hanno notato i due ragazzini che si aggiravano nel mercatino, contattando alcuni cittadini extracomunitari presenti nella zona. Insospettiti, gli agenti si sono avvicinati, notando che R.O. riponeva furtivamente due smartphone nella tasca dei jeans.Quando i poliziotti hanno chiesto contezza ai due giovanissimi del possesso dei due cellulari, i ragazzi hanno risposto di averli acquistati poco prima da uno sconosciuto, cadendo, però, varie volte in contraddizione. Esperiti gli accertamenti del caso, gli agenti hanno scoperto che il proprietario di uno dei due smartphone (I-Phone 5) era un signore di Ercolano, ma l’utilizzatore era il figlio 15enne di quest’ultimo. Il ragazzo ha riferito alla polizia che mercoledì 26, mentre si trovava al Granatello di Portici, insieme ad un compagno di classe, R.O., era stato rapinato dello smartphone da un ragazzo col volto travisato, armato di pistola, il quale, oltre al suo, aveva sottratto anche lo smartphone di R.O. All’evidenza dei fatti, R.O. e V.D.R. hanno ammesso di essersi accordati per rapinare lo smartphone al compagno di classe di R.O., facendosi rubare anche il suo per rendere credibile la storia. Nell’abitazione di V.D.R., la polizia ha rinvenuto e sequestrato la pistola utilizzata per la rapina, rivelatasi un’arma giocattolo. I due ragazzi sono stati quindi denunciati in stato di libertà per rapina aggravata e riaffidati ai rispettivi genitori.
Redazione
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