Caserta, entrano di notte in casa e tentano di rubare. Due rumeni messi in fuga dai proprietari

Vairano Patenora (CE) – I carabinieri della stazione di Vairano Scalo hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto, per rapina impropria in abitazione, nei confronti di Ivanciu Cociu 40enne e Petrica Enciu 32enne entrambi rumeni, residenti a Villa Literno volti già noti alle forze dell’ordine. I due, nel corso della scorsa notte, hanno forzato una finestra al piano terra di un’abitazione nel comune di Pietravairano e, dopo essersi  introdotti, hanno iniziato a frugare nelle varie stanze. In quel momento in casa vi era il proprietario, un 62enne pensionato con la moglie, la figlia ed il genero, che svegliati dai rumori e resisi conto della situazione hanno tentato di bloccare i ladri strappandogli dalle mani una borsa di cui già si erano impossessati. Al termine  della concitata colluttazione, nel corso della quale hanno lasciato cadere la refurtiva, i malviventi sono riusciti a guadagnare la fuga scappando a bordo di un’autovettura berlina di colore grigio.  L’immediato sopralluogo eseguito dai carabinieri ha consentito di raccogliere elementi utili, quali la descrizione dei soggetti, il fatto che avessero un accento straniero ed il colore dell’autovettura utilizzata per la fuga, elementi questi  che, guarda caso, coincidevano  con un’analoga vettura controllata alcune ore prima da una pattuglia dei carabinieri nei pressi della SS 6 “Casilina”, localita’ Valdassano.  L’incessante attività  di ricerca, posta in essere dagli uomini dell’Arma, ha permesso di rintracciare i due rumeni che si erano rifugiati nei pressi di un casolare a Grazzanise  dove è stata trovata anche l’autovettura, una Alfa Romeo 156, posta poi sotto sequestro. I fermati, sottoposti ad individuazione di persona sono stati entrambi riconosciuti, senza ombra dubbio, dalle vittime, tutte illese dalla colluttazione  ad eccezione  del genero del proprietario di casa che ha riportato un trauma contusivo al ginocchio e gomito destro e giudicato guaribile in cinque giorni. I fermati, sono stati associati presso la casa circondariale Santa Maria Capua Vetere  a disposizione  dell’autorità giudiziaria. 

Redazione

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