Napoli, traffico internazionale di stupefacenti. Sgominato sodalizio criminale Ferrara – Cacciapuoti

Napoli – Traffico di stupefacenti tra Italia, Spagna e Belgio. Sgominata banda partenopea. I carabinieri del comando provinciale reparto operativo – nucleoiInvestigativo di Napoli hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del tribunale di Napoli, nei confronti di 32 persone per i delitti di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione, cessione, trasporto, offerta, consegna, distribuzione e commercializzazione di hashish e cocaina, aggravati dall’ingente quantità e dalla modalità transazionale, poiché il traffico ha interessato, oltre il territorio nazionale, anche la Spagna ed il Belgio.  

Le indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno evidenziato l’esistenza di due distinte organizzazioni criminali con base rispettivamente a Cardito e Villaricca dedite alla realizzazione di un esteso traffico di hashish importato dal Marocco e cocaina dal Sudamerica, entrambe veicolate tramite la Spagna, e poi distribuite sul territorio nazionale. Mediante le intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno potuto accertare che i due gruppi criminali operanti in diverse zone di Napoli e provincia  comeVillaricca, Giugliano in Campania, Cardito, Caivano, Casoria e Marano di Napoli; al loro interno erano organizzati in modo piramidale, con una netta distinzione dei ruoli dal livello direttivo-organizzativo sino a quello di acquirente-rivenditore.  Il gruppo operante su Villaricca, che poi è risultato essere quello più importante, è legato al clan Ferrara.

Nel corso dell’attività investigativa è stata documentata un’importazione dall’estero di un’ingente quantità di droga, pari a 157 kg di hashish proveniente dal Marocco attraverso la Spagna, effettuata Vittorio Maglione detto “nas stuart” e  Claudio Miraglia, elementi di spicco del clan Ferrara. Sia Maglione che Miraglia, così come raccontato dai collaboratori di giustizia,  sono stati individuati come responsabili per il clan Ferrara del traffico internazionale di stupefacenti. Difatti Vittorio Maglione  era stato arrestato il 20 gennaio 2013, a Mijas, nei pressi di Malaga (Spagna), proprio dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e dalla U.CO. della Guardia Civil, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di napoli, poiché ricercato per l’esecuzione di un’altra ordinanza di custodia cautelare per traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno evidenziato che i due organizzatori assegnavano ad altri loro referenti di zona ogni responsabilità nel rapporto con gli acquirenti. I referenti, a loro volta, garantivano appoggio logistico agendo, dopo l’avvio delle trattative e gli accordi di massima, in loro vece. Un’organizzazione tutto sommato composta da un numero ristretto di persone, che però consentiva ai due gruppi criminali di espandersi anche oltre il territorio nazionale. 

Numerosi sono stati i sequestri effettuati anche in occasione della distribuzione su tutto il territorio nazionale, in particolare verso la Calabria. In questo particolare contesto, i soggetti criminali calabresi, già arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini; si ponevano come acquirenti all ’ingrosso di ingenti quantità di hashish, evidenziando  il ruolo fondamentale della camorra napoletana nel traffico internazionale di hashish, tanto che le cosche criminali calabresi ad essa hanno fatto più volte riferimento per il frequente approvvigionamento di stupefacente.

L’altro gruppo interessato dalle misure cautelari, di minore spessore, ma comunque legato ai Ferrara, è il clan Cacciapuoti. Quest’ultimo è operante a Cardito, e a sua volta è  collegato ad una cellula criminale operante in Belgio ed attiva nelle importazioni di hashish dal Marocco; il gruppo risultava formato da soggetti di diversa nazionalità marocchina, italiana e belga, che si muovevano con disinvoltura tra Spagna, Belgio, Italia e Marocco per svolgere il traffico di droga.

Dalle indagini è risultato evidente che il clan Ferrara – Cacciapuoti ha assunto una posizione dominante in questo particolare settore,  con importazioni dirette dal Marocco, via Spagna, in aggiunta alle tradizionali e note attività illecite delle estorsioni e del controllo degli appalti pubblici e dell’edilizia, ipotizzate in pregresse indagini.

Sono state, poi, precisamente documentate consistenti cessioni di droga tra i due gruppi criminali. Nel corso dell’indagine erano già state arrestate, in flagranza di reato, otto persone ed erano stati sequestrati complessivamente 232 kg. di hashish e 25 kg. di cocaina.

Destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere

Salvatore Canale, Salvatore Cifrone, Alfredo D’aniello, Carlo D’avino,  Rachid El Ghardouf, Abdelaziz El Moutaani detto “Alberto”, Gaudenzio Falcone,  Umberto Galdiero, Agostino Giordano, Nicola Giordano, Antonio Iengo, Giuseppe Mainolfi, Luigi Manco, Ciro Miraglia, Tania Montella, Mattia Morrone, Abdelghani Mourahib detto “Abdu”, Luigi Perrotta, Ciro Petti, Mario Pianese, Jake Plumb, Biagio Romano, Bruno Salvatore Vallarino

Destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere già ristretti per altre vicende

Agrippino Caiazza, Biagio Chianese, Luigi Ciccarelli, Pasquale Giordano, Vittorio Maglione, Claudio Miraglia, Ida Pirozzi, Salvatore Gennaro Sarappa

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Giovanna Scarano

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