Forno crematorio, dibattito pubblico; scontro Caso – Russo. Caso :Annullare tutto. Russo: Non ho capito di cosa stiamo parlando. Brasiello: valutare prima di procedere. I cittadini: no al nuovo business sulla nostra pelle

Frattamaggiore (NA) – La costruzione del forno crematorio nel consorzio cimiteriale di Frattamaggiore, Frattaminore e Grumo Nevano è diventata una situazione esplosiva. Ormai è scontro aperto tra cittadini, associazioni ed istituzioni. Il 21 Febbraio scorso  è scaduto  il bando di gara per la realizzazione dell’opera ma  ad oggi nessuna busta è stata aperta. Il presidente del consorzio cimiteriale e sindaco di Frattamaggiore Francesco Russo, si è ben guardato infatti dal terminare la procedura con l’apertura delle buste perché i cittadini sono inferociti. Un forte dissenso della popolazione rimarcato ieri pomeriggio nel corso di un incontro pubblico con i tre  sindaci dei paesi interessati. Il no dei cittadini scaturisce dall’analisi dell’impatto ambientale che avrebbe un simile impianto costruito a ridosso di case e scuole. Il forno crematorio per poter funzionare al meglio e per produrre un utile alla ditta aggiudicataria dell’appalto avrebbe bisogno di bruciare un certo numero di salme al giorno. E’ ovvio che le salme provenienti  solo dall’area consortile non basterebbero e quindi  avrebbe bisogno di bruciare anche salme provenienti da altri paesi. E’ proprio questa la chiave di volta di tutta la questione. I cittadini non vogliono che il nuovo business dei forni crematori ricada sulla loro pelle come è accaduto in passato per quello dei rifiuti quando la Campania è diventata la pattumiera d’Europa. D’altra parte a norma dell’articolo 2 comma 2 dello statuto del consorzio, si dovrebbe operare “nel pubblico interesse dei Comuni facenti parte del Consorzio stesso” ed è ovvio che bruciare salme provenienti da altre città andrebbe contro questa norma. Motivo  questo che è stato oggetto di duro scontro nel corso del dibattito, tra il sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso e il sindaco di Frattamaggiore Francesco Russo. Caso ha ribadito con documenti alla mano che aveva  richiesto uno studio di fattibilità della costruzione di un simile impianto partendo  dal numero di richieste di cremazioni provenienti dai soli tre paesi consorziati e che invece si è andato nella direzione opposta. Ha dunque chiesto l’immediato annullamento in autotutela di tutta la procedura ed ha rimarcato il suo no per la costruzione di un impianto che non solo andrebbe contro il citato articolo 2 dello Statuto del consorzio ma che risulterebbe solo una fonte di business per pochi. Francesco Russo sindaco di Frattamaggiore nonché presidente del consorzio, è rimasto spiazzato e ha cercato di replicare a Caso dicendo di non aver capito di cosa si stava parlando in quell’incontro.  Vorrebbe capire meglio le ragioni del no della popolazione. Vorrebbe capire meglio ed analizzare meglio l’impatto ambientale non sotto l’aspetto psicologico della popolazione ma sotto l’aspetto scientifico. Un intervento anacronistico quello di Russo perché tutto ciò che vorrebbe capire ora doveva capirlo insieme ai cittadini nel Novembre del 2012 quando si cominciò a parlare di forno crematorio. Anche Brasiello sindaco di Grumo Nevano è rimasto spiazzato dallo scontro tra i due sindaci d ha ribadito che per ora bisogna valutare l’effettiva opportunità delle scelte adottate alla luce delle perplessità emerse. Gara d’appalto bloccata dunque e buste chiuse con tanto di rammarico dei partecipanti alla gara presenti ieri all’incontro e che stanno vedendo sfuggirsi dalle mani il nuovo business.

Francesca Del Prete

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