– dimostrare la connivenza della criminalità organizzata locale con l’apparato politico – amministrativo luscianese che estrometteva volontariamente imprenditori edili dalle principali gare d’appalto tra cui i lavori del P.I.P. – relative alla realizzazione di opere pubbliche da compiersi nel Comune di Lusciano poichè già destinate illecitamente proprio a ditte indicate dal clan camorristico locale.
– accertare l’illecita agevolazione per Faggiudicazione della gara relativa alla concessione per la progettazione, la costruzione e la gestione delle opere nella zona del P.I.P. – del Comune di Lusciano, dell’impresa “CESARO COSTRUZIONI GENERALI” di Sant’Antimo (CE), di proprietà dell’omonima famiglia di noti imprenditori casertani a cui appartiene anche l’On. Luigi Cesaro, attualmente deputato della Repubblica, tra i destinatari del provvedimento insieme ad altri due suoi fratelli. Le indagini hanno evidenziato la volontà del elan “dei casalesi” di attribuire il già citato remunerativo appalto all’impresa “CESARO”, che ha effettivamente poi ottenuto l’aggiudicazione della gara violando in maniera evidente e consapevole le nonne di legge che regolano le procedure di controllo ed aggiudicazione degli appalti. L’intervento della criminalità organizzata, in tal senso, si è concretizzato attraverso una serie di azioni volte a turbare i1 regolare andamento della gara, arrivando finanche a disporre, per volere del clan, la sostituzione del capo Ufficio Tecnico del comune di Lusciano con un soggetto ritenuto più capace di garantire il perseguimento degli illeciti interessi perseguiti. L’impresa dei fratelli Cesaro poi, dopo essere stata dichiarata vincitrice della gara nel giugno del 2004, ha più volte sollecitato il Comune di Lusciano, minacciando anche di procedere a rivalsa di natura economica, per farsi affidare l’area delle operazioni per iniziare i lavori. l Cesaro, venuti a conoscenza della acquisizione documentale operata dalla polizia giudiziaria presso il Comune di Lusciano e dopo la pubblicazione di stralci delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, hanno rinunciato all’affidamento dei lavori. Rilevanti, ai di prova dell’ipotesi accusatoria, appaiono le dichiarazioni di Vassallo Gaetano e di Guida Luigi che hanno ricostruito un incontro dell’onorevole Luigi Cesaro con capi ed affiliati del clan Bidognetti per discutere della vicenda; anche il collaboratore di giustizia Diana Tammaro ha riferito in ordine al patto fra il clan ed i fratelli Cesaro.
– evidenziare le agevolazioni realizzate dagli amministratori comunali a favore dell’impresa “CESARO” anche per un bando relativo alla progettazione esecutiva, la Costruzione e la realizzazione di un centro sportivo nel Comune di Lusciano, ai danni delle altre imprese interessate tra cui quella di un imprenditore che successivamente ha anche inteso collaborare con la giustizia.
Il Gip ha rigettato 1e richieste del pubblico ministero di arresto di altri sette indagati per carenza di attuali esigenze cautelari
Redazione