Casandrino (NA) – Nonostante gli appelli dei cittadini e delle varie associazioni, c’è chi ancora non ha capito che inquinare l’ambiente nuoce gravemente alla salute. Via Lavinaio a Casandrino, più che una discarica a cielo aperto, un enorme contenitore di diossina. Il tutto a pochi passi dalle abitazioni e dai terreni agricoli. Ancora una volta a denunciare il tutto è l’associazione “L’Altra Casandrino Movimento Comune” che in una nota stampa scrive “Com’è possibile che a pochi metri dalle abitazioni vengano sversati rifiuti di ogni genere senza che nessuno se ne accorga? Come mai, atteso che in quella zona da molto tempo si verificano questi episodi, l’amministrazione comunale non ha pensato di installare una telecamera, cosa tra l’altro prevista nel “patto per la terra dei fuochi”? La zona, attualmente ancora piena di rifiuti speciali e pericolosi, nei mesi scorsi sarebbe stata oggetto di una “bonifica” (?) costata diverse migliaia di euro ai cittadini casandrinesi, da quello che si vede, senza alcun risultato”. Eppure ciò che lascia senza parole, è la disattenzione sia degli amministratori, ma in primis dei cittadini che, vista la gravità dela situazione; dovrebbero essere i primi a vigilare affinchè sul proprio territorio non nascano discariche di rifiuti speciali. “Cosa dobbiamo ancora attendere affinché le istituzioni si attivino per BONIFICARE una volta e per tutte quell’area e salvaguardare la nostra salute? Una sola cosa è certa: chi ci amministra lo fa con troppa approssimazione, superficialità, disinteresse, STRAFOTTENZA e menefreghismo. Ora basta! Con la nostra salute e con quella dei nostri concittadini non si scherza!” si legge nel comunicato dell’associazione. Ad ogni modo è pur vero che laddove le amministrazioni mancano, i cittadini non possono far finta di nulla ed essere omertosi. L’Associazione oltre a denunciare lo scempio ambientale agli organi i stampa, ha deciso di denunciare il tutto agli organi competenti affinchè “accertino colpe e responsabilità di quanto accaduto, a cominciare da come sono stati spesi i soldi per la bonifica”.
Giovanna Scarano