Qualiano (NA) – Durante la scorsa notte, quattro giovani, un maggiorenne e tre minorenni, sono stati sorpresi dai carabinieri sul tetto del 1° circolo didattico di Qualiano. Il quartetto era li per rubare attrezzature informatiche nuove, appena arrivate in dotazione all’istituto scolastico. Ad essere finito con i ferri ai polsi è G.T., 18enne, piu’ due 15enni e un 14enne denunciati a piede libero, segnalati alle Procura della Repubblica di Napoli nord e a quella per i minorenni di Napoli per concorso in tentato furto aggravato e danneggiamento. Probabilmente i quattro conoscevano bene la scuola, perche’ per introdursi nell’edificio avevano adottato le cautele necessarie per bypassare l’impianto d’allarme.
La segnalazione al 112 e’ giunta da alcuni cittadini, che hanno allertato i carabinieri dicendo di aver visto dei soggetti arrampicarsi sui muri esterni del 1° circolo didattico. In pochi istanti una pattuglia della locale stazione degli uomini dell’Arma, impegnata nell’ambito dei servizi di vigilanza all’esterno delle scuole, e’ giunta sul posto sorprendendo i 4 ragazzi sul tetto dell’edificio, da dove avevano gia’ forzato una finestra del piano superiore. Per farli scendere dal tetto in sicurezza, i militari hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Il maggiorenne e’ stato arrestato e sara’ processato oggi per direttissima, mentre i tre minorenni sono stati denunciati alla Procura per i minorenni di Napoli. Il colonnello Antonio De Vita, Comandante Provinciale dei carabinieri di Napoli, sottolinea come “l’attivita’ appena conclusa rientri nel quadro dei servizi di controllo del territorio da parte dei carabinieri in città e in provincia, finalizzati a contrastare episodi di furti/danneggiamenti compiuti nell’ultimo periodo nei confronti degli istituti scolastici. Al riguardo – continua il colonnello De Vita – e’ stata determinante la collaborazione della cittadinanza che, con la segnalazione tempestiva, ha agevolato un intervento rapido e decisivo nello sventare il furto delle preziose dotazioni informatiche multimediali” conclude.
C.S.
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