Napoli – Continua l’incessante attività di contrasto ai fenomeni di criminalità predatoria, soprattutto rapine in danno di esercizi commerciali e turisti, che rappresentano per la Polizia di Stato una vera priorità per le conseguenze che, inevitabilmente, questi reati determinano sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Dopo i due arresti, eseguiti dagli agenti dell’ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato di Polizia Vicaria-Mercato, nella giornata di ieri, sono state eseguite altre due brillanti operazioni da parte degli agenti del Commissariato di Polizia “Dante” e del Commissariato di Polizia “Posillipo”, con l’arresto di 3 rapinatori in due circostanze diverse. A finire per primo nelle maglie della giustizia è stato S. D. A. pregiudicato 35enne, scarcerato lo scorso 19 Aprile. Era divenuto l’incubo dei giovanissimi studenti ma, nella tarda mattinata di ieri, gli agenti del Commissariato di Polizia “Dante”sono riusciti a rintracciarlo e bloccarlo. Dalle indagini della Polizia, infatti, è emerso che l’uomo, selezionava le sue vittime tra i giovani studenti che, di buon mattino, si recavano a scuola e, sotto la minaccia di una pistola, le rapinava dei telefoni cellulari. L’ultima vittima a cadere nella trappola del 35enne, è stato un 13enne che, mentre era diretto a scuola in Piazza Canneto, è stato avvicinato dal rapinatore in Via Confalone. Il rapinatore, arma in pugno, non ha esitato a minacciare la giovanissima vittima, sottraendogli il telefono cellulare Huawei P8. Il ragazzino, benché impaurito, ha memorizzato le caratteristiche somatiche del rapinatore, sapendo descrivere ai poliziotti, con dovizia di particolari, anche l’abbigliamento indossato. I poliziotti, grazie alla descrizione fornita dalla giovane vittima, sono riusciti a stringere il cerchio tra i pregiudicati della zona, dediti a tale tipologia di reato, identificando nel 35enne il responsabile. L’uomo è stato rintracciato dagli agenti nei pressi della sua abitazione, mentre stava rincasando. Inutile, alla vista della Polizia, il tentativo di dileguarsi. All’interno della sua abitazione, nascosta in un cassetto di un mobile ubicato nell’ingresso, è stata rinvenuta l’arma utilizzata per compiere la rapina, una replica di pistola semiautomatica, priva del tappo rosso, marca Walther CP99 Compact calibro 45. S.D.A., riconosciuto senza ombra di dubbio, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, perché responsabile del reato di rapina aggravata e condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale. Non si esclude che l’uomo sia responsabile di altre rapine, commesse sempre ai danni di giovani studenti, messe a segno con lo stesso modus operandi. Per Lucia Sorrentino ed Emanuele Puglisi, entrambi pregiudicati 21enni, invece la fuga è durata circa 20 minuti, dopo aver messo a segno una rapina ai danni di una farmacia di Via Piave. Gli agenti del Commissariato di Polizia “Posillipo”, infatti, in servizio di prevenzione e controllo del territorio, hanno subito raccolto la nota diramata dalla Sala Operativa della Questura che segnalava tre individui, responsabili di rapina ai danni di una farmacia, fuggiti a bordo di uno scooter Aprilia, in direzione Corso Europa. Prontamente i poliziotti hanno intercettato lo scooter e ne è nato un inseguimento lungo Via Caravaggio, protrattosi sino a Viale Traiano. Proprio in Via Cornelio dei Gracchi, uno dei tre rapinatori è sceso dallo scooter fuggendo a piedi. Sorrentino e Puglisi, invece, hanno vanamente tentato di dileguarsi, ma sono stati bloccati ed arrestati. Sotto la sella dello scooter, rinvenuto l’incasso rapinato nella farmacia. Lucia Sorrentino, già arrestata il 19 giugno scorso per associazione di tipo mafioso, nel tentativo di fuggire, ha perso una replica di pistola in metallo cromato, tipo revolver. Addosso a Puglisi, arrestato invece lo scorso marzo per il reato di ricettazione e possesso di grimaldelli, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un’altra pistola, calibro 8, risultata a salve. Gli agenti hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della farmacia, che non lasciano alcun dubbio circa le responsabilità dei due arrestati, ripresi nelle fasi della rapina, mentre armi in pugno s’impossessano dell’incasso.
Redazione