Casandrino (NA) – Dopo una settimana dall’annuncio dell’agitazione dei lavoratori del C.I.T.E. – Consorzio Interprovinciale Trasporti Ecoambientali – continua ancora la protesta, creando, come avevano annunciato in un comunicato, disagi e rallentamenti con il servizio di raccolta. Stamane infatti, la protesta si è spostata dinanzi la casa municipale sita in Piazza Umberto I, mentre la raccolta dei rifiuti procede a singhiozzo. I lavoratori chiedono solo ciò che a loro spetta, ovvero la mensilità di Ottobre, che avrebbero dovuto ricevere entro il 15 novembre. Non avendo ottemperato a quanto loro dovuto, avendo svolto il proprio lavoro, dallo scorso 16 novembre gli operai del C.I.T.E. appartenenti al cantiere di Casandrino, hanno dichiarato lo stato di agitazione. La ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, ovvero il consorzio C.I.T.E., è in affidamento diretto dal mese di Luglio del 2015, ossia da quando la Sagi Service è fallita. Per due anni e mezzo non è stata espletata nessuna gara d’appalto, e la precedente amministrazione, sfiduciata il 19 ottobre scorso; in 16 mesi di mandato non ha approvato in via definitiva il capitolato speciale da mettere in gara. Una situazione che senza dubbio ha creato, e crea enormi disagi sia per i cittadini casandrinesi che pur pagando per la raccolta dei rifiuti non hanno appieno il servizio richiesto, sia e soprattutto per i lavoratori e le foro famiglie costretti a vivere momenti di forte tensione.
Giovanna Scarano
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