Grumo Nevano (NA) – E’ stata una mattinata molto impegnativa, e a tratti movimentata quella di oggi, per il professore Osvaldo Tessitore dirigente del Circolo Didattico Giovanni Pascoli, a cui fa capo il plesso Vespucci. Il giorno dopo la chiusura della scuola che ospitava gli alunni della materna, la cui notizia è giunta come una spada di Damocle martedì pomeriggio; anche per lo stesso dirigente scolastico che assieme ad una rappresentanza di genitori, collaboratori e agli assessori Rosa Bengivenga – Pubblica Istruzione, cultura, edilizia scolastica – e Antonio Chiacchio – Lavori pubblici, attività produttive, energie rinnovabili, sport – hanno visitato le aule libere presenti sul territorio grumese per far fronte all’emergenza che si è creata. Non avendo la Giovanni Pascoli aule vuote, avendo concesso parte del plesso di via Giotto per sistemare gli uffici comunali visto che il municipio è anch’esso inagibile e pertanto chiuso; altra soluzione non vi è se non quella di cercare aule presso l’Istituto Comprensivo Matteotti – Cirillo. Ebbene, questo istituto a sua volta ha subito un ridimensionamento delle aule e dei laboratori cedendo 5 aule in via Quintavalle alla scuola Giovanni Pascoli quando è stata “spodestata” della sede di via Giotto da parte del comune. Una situazione davvero ingarbugliata, che alla fine dei conti ha lasciato senza aule 9 classi del plesso Vespucci. Dunque, dopo una mattinata di sopralluoghi a cui ha partecipato anche la Professoressa Giuseppina Nugnes, nel corso della quale non sono mancati momenti di forte agitazione; pare che la soluzione non sia proprio a portata di mano, anzi sembra che le aule a disposizione siano poche e che gli alunni, bambini dai 3 ai 5 anni, saranno costretti a ruotare. L’unica soluzione al momento plausibile , e forse la più sensata che questa amministrazione possa mettere in campo, è quella di restituire ciò che ha tolto, ovvero il plesso di via Giotto. Così facendo tutte le classi del plesso Vespucci potrebbero riprendere l’attività didattica entro qualche settimana, e a pagare le conseguenze non sarebbero solo ed esclusivamente dei piccoli bambini indifesi.
Giovanna Scarano