Grumo Nevano (NA) – Anno 2007, l’amministrazione Di Lorenzo cede alla Provincia di Napoli il plesso scolastico di Via Dante, sede attuale del Liceo Scientifico “Giordano Bruno”. Sulle casse del comune piovono 2 Milioni 816 mila Euro destinati alla manutenzione delle altre strutture scolastiche della città. Da allora si sono succedute ben 4 amministrazioni; Bilancio, Grimaldi, Brasiello e Chiacchio, con un breve periodo di commissariamento, ma di quei soldi non vi è traccia; o meglio dovrebbero essere ancora li pronti per essere spesi a beneficio dei fatiscenti istituti scolastici che in mancanza di una costante manutenzione, fra qualche anno probabilmente andranno abbattuti direttamente. Addirittura durante l’amministrazione Brasiello ( 2013 – 2015) la Corte dei Conti fu costretta ad intervenire ed intimare la ricostruzione in bilancio dell’intera somma perche nel tempo quei soldi, che avevano un ben preciso vincolo, erano stati spesi per altre cose tanto da sparire dai bilanci del comune. Attualmente quindi i soldi dovrebbero essere ancora in bilancio.
A dirlo è anche la relazione dei revisori dei conti del mese di Maggio 2016 relativa al rendiconto 2015 che al saldo di cassa porta proprio la cifra di 2 milioni 816 mila euro derivante dalla “ricostituzione Entrata vincolata da Vendita edificio scolastico via Dante (vedi foto). L’attuale amministrazione tuttavia non riesce a rispondere alla semplice domanda sul perchè ancora oggi, in piena emergenza scuola non si utilizzano quei soldi per la necessaria ed urgente manutenzione degli edifici scolastici. E’ vero, dopo gli avvisi di garanzia, l’arresto del sindaco e di un vigile urbano si potrebbe pensare che quello che resta della maggioranza non sia in grado di poter far nulla oltre che l’ordinaria amministrazione. E invece non è così. Basti pensare che il sindaco facente funzioni, Carmine D’Aponte conosce bene tutta la storia degli oltre 2 milioni di Euro destinati alle scuole. Consigliere di maggioranza con l’amministrazione Bilancio, assessore al bilancio e vicesindaco già con Grimaldi e ora anche con Chiacchio ma presente anche nella maggioranza di Brasiello, è la persona che più di chiunque altro potrebbe già domani tirar fuori i soldi e metterli a disposizione delle scuole. E invece no. Si perde ancora tempo e i soldi non vengono fuori. Perchè? Che siano stati spesi ancora una volta per altre cose in barba al provvedimento di ricostituzione in bilancio della corte dei conti? A questi semplici interrogativi è doveroso che D’Aponte in qualità di sindaco f.f. nonché assessore al bilancio, dia delle spiegazioni più che convincenti alla città nel prossimo consiglio comunale chiesto dall’opposizione e dedicato proprio all’emergenza scuola. Consiglio comunale che ancora oggi per motivi non ancora chiari, non è stato convocato.
Giovanna Scarano