Grumo Nevano (NA) – Il civico consesso grumese si è finalmente riunito per discutere sulla ormai drammatica situazione delle scuole cittadine. Il consiglio comunale del 13 Dicembre è stato qualcosa di surreale. Più che una discussione sembrava di assistere alla lettura della “cartella medica” di un morto. Non una sola proposta, degna di essere definita tale, è uscita fuori da quella che ancora qualcuno si ostina a chiamare “la politica dell’esperienza che conta”. Anzi, a dire il vero qualcosa è venuto fuori. Finalmente il sindaco f.f., già assessore al bilancio, Carmine D’Aponte, ha chiarito che i soldi della vendita della scuola di via Dante, ovvero i 2 milioni e 800 mila Euro ci sono. Di questi saranno spesi 50 mila euro per adeguare l’ex presidenza, l’ex segreteria ed un laboratorio del plesso di via Quintavalle, ad aule per accogliere tre sezioni del plesso Vespucci, che unitamente alle due già presenti al micro nido,per un totale di cinque; costituiranno un piccolo plesso a parte. Resta però da capire le altre quattro sezioni che fine faranno, se resteranno alla Pascoli in via XXIV Maggio o saranno dislocate ancora sul territorio. Uno scempio senza fine. Ancora una volta dopo essere stati sballottati come pacchi postali, i bambini saranno costretti a spostarsi e a riadattarsi ad una nuova dimensione scolastica.
Lo stesso D’Aponte ha riferito poi all’assemblea, carte alla mano, che poiché le scuole di Grumo Nevano andrebbero effettivamente adeguate tutte alla nuova normativa antisismica, quei soldi da soli non bastano ragion per cui si spera in eventuali fondi messi a disposizione della Regione Campania. Ebbene è pur vero che quei soldi da soli non bastano a sistemare tutte le scuole della città ma per quale motivo non vengono utilizzati per costruire almeno una nuova scuola? Il timore è sempre lo stesso; ovvero che i soldi esistono solo “come voce di bilancio”. In caso contrario non si riesce a capire perché questa amministrazione non riesce a programmare nemmeno la costruzione di un nuovo plesso scolastico che dia un po di ossigeno agli alunni grumesi. Il problema forse però è a monte. Come ricordato anche dal consigliere grillino Peppe Ricciardi, questa amministrazione non riesce a fare un minimo di programmazione e a risolvere alcun problema per manifesta incapacità politica oltre al fatto che la questione della situazione scolastica, interessa a pochi se non a nessuno. Il pentastellato precisa anche che la colpa della situazione attuale non è solo di questa amministrazione ma di tutte quelle che si sono succedute negli ultimi 20 anni. Su questo non vi è alcun dubbio; quello che però va anche detto è che nelle ultime amministrazioni succedutesi, una piccola pattuglia di consiglieri e assessori, quali Mario Lamanna, Carmine D’Aponte, Rino Maisto, Gennaro Brisetti, Antonio Chiacchio, Angelo Rennella, Guido Miele, Vincenzo Liguori e lo stesso sindaco Pietro Chiacchio; è stata sempre presente, e a cui forse va ascritto la reale e maggior parte di colpa della situazione. Erano a conoscenza della problematica del plesso Vespucci e delle altre scuole, eppure non hanno mai fatto nulla. Se questi consiglieri e assessori però riescono a sedere da anni in consiglio comunale, il “merito” è anche dei cittadini, che in periodo di elezioni sono spesso spettatori inermi ed assenti assoggettati alle regole del clientelismo. Al “silenzio” delle istituzioni di fronte ad una problematica cosi complessa si è infine aggiunto quello del mondo della scuola. Assenti al civico consesso sia il dirigente scolastico Osvaldo Tessitore, sia i rappresentati dei genitori. Assenze del tutto incomprensibili visto che si discuteva del futuro scolastico degli alunni, nonché dei loro figli.
Giovanna Scarano
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