Orta di Atella (CE) – Visto che ne Babbo Natale ne la Befana hanno esaudito il desiderio degli ortesi, poter camminare per strade pulite; stamane un folto numero di cittadini, unitamente ai lavoratori del consorzio C.I.T.E, hanno protestato dinanzi la casa comunale. Una mattinata movimentata poiché dopo settimane di lassismo assoluto, stamane i cittadini di Orta di Atella hanno deciso di riversare tutta la propria rabbia ed il proprio sdegno laddove tutto è cominciato. Da prima di Natale, da quasi un mese, le strade del paese sono ricoperte di rifiuti. Sacchetti mai ritirati, che con il passare dei giorni hanno dato vita a delle vere e proprie montagne, generando un odore nauseabondo e degrado indescrivibile. Dinanzi le abitazioni con una o al massimo due famiglie i sacchetti sono sistemati come meglio possono, ma laddove ci sono condomini con diverse famiglie, la spazzatura straripa dai cassonetti invadendo anche la strada. Una situazione davvero indecorosa, visto che ad Orta di Atella i cittadini pagano la TARI circa 5 euro al metro quadrato. Un costo abbastanza elevato per un servizio che non è garantito. Ma se il servizio non è garantito la colpa non è ne dei cittadini, che s’ impegnano nel fare la raccolta differenziata; ne dei lavoratori del consorzio C.I.T.E., che dal canto loro non percepiscono lo stipendio dal mese di Ottobre. Difatti attualmente, tutti i 51 lavoratori ortesi impiegati in varie mansioni che vanno dallo spazzamento, alla raccolta, piuttosto che alla cura del verde; sono manchevoli di tre mensilità compresa la tredicesima di Natale. Ma nonostante tutto i lavoratori erano presenti stamane al comune ed hanno dichiarato di essere disposti a lavorare anche senza essere retribuiti. Ciò tuttavia non è possibile poiché pare che il consorzio C.I.T.E. vanti dal comune di Orta di Atella un debito di circa 2 milioni di euro. Questo avrebbe provocato la sospensione del servizio con il ritiro di tutti i mezzi. Le strade si sono così trasformate in discariche a cielo aperto, dove è facile finire in una pozzanghera di liquami, causate dal fermentare della spazzatura unitamente alle piogge. Il commissario straordinario Vincenzo Lubrano, insediatosi dopo la sfiducia all’ultimo sindaco Giuseppe Mozzillo ad Aprile 2017; mediante incarico straordinario, che terminerà questo fine settimana; ha dato mandato ad un’altra ditta di raccogliere i rifiuti. Nel frattempo già è pronto un altro affidamento straordinario affinché una nuova società o la stessa di questi giorni, possa effettuare la raccolta dei rifiuti su tutto il territorio per i prossimi sei mesi – fino a nuove elezioni – assumendo tutti i 51 operai ortesi della C.I.T.E. Questo perché il contratto con questo consorzio scadrà nei prossimi giorni. Una situazione che non può essere definita risolta, ma semplicemente tamponata, le cui uniche responsabilità sono da addebitare alle male amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 15 anni. Affari illeciti, infiltrazioni camorristiche e clientelismo, non fanno altro che danneggiare i cittadini costretti, sempre e comunque, a pagarne le conseguenze.
Giovanna Scarano
[nggallery id=49]