Teverola (CE) – I Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa e della Stazione di Teverola, a seguito di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto disposto con decreto della Procura nei confronti di Clemente Cipresso 25enne di Aversa e di Ivanov Hristov Tsvectomir 37enne bulgaro. Ai due sono stati contestati i reati di rapina aggravata in concorso, tentato omicidio, omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. L’attività d’indagine, avviata a seguito del rinvenimento del cadavere di Aurel Xhili 23enne albanese, avvenuto giovedi 18 gennaio; ha permesso di stabilire una diretta connessione con la rapina avvenuta il giorno precedente ai danni di una coppietta appartatasi in via Campanello a Teverola e durante la quale il giovane rapinato rimase ferito all’arteria femorale da colpo d’arma da fuoco. Sulla base degli elementi indiziari raccolti gli inquirenti hanno ricostruito l’articolata dinamica dei fatti sulla base della quale, il Hristov, armato di pistola illegalmente detenuta e Xhili armato di coltello a serramanico, erano stati condotti da Clemente Cipresso, a bordo della propria autovettura, nei pressi delle due vittime, con il premeditato scopo di perpetrare una rapina ai danni dei due ragazzi, sottraendo loro il veicolo. A seguito della colluttazione scaturita tra il rapinato e Xhili, Hristov avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da fuoco, attingendo il rapinato all’arteria femorale, e colpendo anche il prioprio complice provocandogli ferite interne che risulteranno poi essere fatali e che lo avrebbero portato alla morte di lì a poco all’interno del campo in cui si era dato alla fuga. A seguito dei sopralluoghi e perquisizioni personali e locali effettuate, i militari dell’Arma di Aversa hanno rinvenuto e sequestrato capi d’abbigliamento utilizzati dai malviventi per il travisamento nel corso della rapina, un coltello a serramanico con lama di cm 15 circa, verosimilmente corrispondente a quello detenuto da Aurel Xhili al momento della rapina, un bossolo di proiettile calibro 7.65 rinvenuto sul luogo dei fatti. I fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale.
Giovanna Scarano