Grumo Nevano (NA) – La danza, così come la maggior parte delle discipline corporee, si sa richiede sacrificio e determinazione; non solo per i continui e costanti allenamenti, ma anche per il rigore alimentare che richiede. Spesso però, si confonde l’idea di una sana ed attenta alimentazione, con il privarsi di tutto, fino a quasi digiunare. Questo modo errato di pensare, finalizzato ad avere un corpo magro; è diffuso maggiormente tra gli adolescenti che non sempre riescono a capire l’importanza di una sana e corretta alimentazione per avere un un corpo sano. Gli alunni dell’Accademia Danza Partenopea diretta dal maestro Fiore Iavarone, oltre ad essere seguiti da maestri professionisti, durante tutto il percorso artistico sono affiancati anche da un medico nutrizionista presente in sede, la D.ssa Simona Fuccillo.”C’è una particolare connessione tra la danza ed una corretta alimentazione – dichiara la D.ssa Fuccillo – Fare il ballerino impone disciplina non solo in campo sportivo, ma anche alimentare, fa parte del lavoro. Ma la disciplina è tutt’altra cosa dal privarsi del cibo sopratutto quando si parla di ragazzi che sono in piena crescita, che hanno bisogno di mangiare bene. La disciplina in campo alimentare è richiesta a tutti – aggiunge – per chi vuole fare del proprio corpo un lavoro, in modo particolare. Naturalmente ci si può concedere un dolce, qualcosa di calorico, uno sfizio; però deve essere sporadico sopratutto se si vuole fare questa professione. Non serve privarsi di tutto, bisogna avere rispetto del proprio corpo, alimentarlo tanto facendo cinque pasti al giorno, e correttamente; sopratutto se si parla di ragazzi in crescita”. Tante sono le diete che sopratutto con l’avvicinarsi dell’estate promettono miracoli, ma la D.ssa Fuccillo ribadisce categoricamente che la dieta mediterranea è la migliore da seguire, bilanciando un numero di calorie corretto, e con i pasti consumati nei giusti orari. “Per i bambini piccoli, per coloro che frequentano i corsi preparatori alla danza – conclude – dipende dai genitori. Se hanno corrette abitudini alimentari ne verrà di conseguenza che anche il bambino si abituerà ad uno stile alimentare sano”. Un lavoro di squadra quindi, una sinergia tra famiglia ed insegnanti, per il raggiungimento di un obiettivo in perfetta forma.
Giovanna Scarano