Pozzuoli (NA) – Da quattro ormai si erano separati, e la fine della loro storia d’amore era stata anche sancita dal divorzio, ma per un 41enne di Pozzuoli la rassegnazione non era ancora arrivata. Così la sua insistenza nel cercare la ex moglie è sfociata in atti persecutori, fino a tramutarsi nel reato di stalking. Dopo una scrupolosa attività di indagine gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Bagnoli, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza impositiva di misura cautelare, emessa dal G.I.P. in data 28 marzo, di un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie e dei prossimi coniugi. Da circa quattro anni, dopo una separazione e successivamente un divorzio, l’ex moglie del 41enne aveva più volte chiesto aiuto alle forze di polizia , poiché temeva per la propria incolumità a causa dei continui tentativi, anche minacciosi, di riavvicinarla, posti in essere dall’uomo nel tentativo di riallacciare la loro relazione. La donna, dopo la loro separazione, è stata minacciata verbalmente dall’uomo, che o le telefonava oppure si faceva trovare sotto casa. L’ultimo episodio verificatosi qualche giorno fa, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, poichè giunto presso l’abitazione della sua ex moglie, il 41enne ha cominciato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso. La donna, in casa con i figli, temendo ritorsioni verso di lei ma sopratutto verso i figli, ha chiesto l’intervento del 113. Questa volta al 41enne è stata data come pena il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie, ma visti gli innumerevoli fatti delittuosi in cui le vittime sono le donne o i figli della coppia; viene da chiedersi: basta come pena? Non è forse giunto il momento di fare qualcosa di più per tutelare chi cerca di sfuggire dalle grinfie dei propri aggressori? Per il momento, ancora nessuna donna ha pensato di farsi giustizia da sola, ma è sempre bene non sottovalutare eventuali gesti di disperazione di chi è vittima e poco tutelata dallo Stato.
Giovanna Scarano